Le molteplici vite di “Razzi Arpia Inferno e Fiamme”

Quante vite può avere una canzone?

Spesso, specialmente negli ultimi tempi con le serie tv e trend Tiktok, i brani musicali “fanno giri immensi e poi ritornano” che gli amori di Venditti spostati. Sono, infatti, rispolverate canzoni di successo ormai datate o passate (quasi) completamente in sordina: in entrambi casi si vola col diritto d’autore. Addirittura, questo fenomeno ha spinto ritorni sulle scene di artisti e/o reunion di band pensati ormai impossibili.

Quest’oggi vi parliamo di “Razzi Arpia Inferno e Fiamme“, singolo dei Verdena uscito il 3 gennaio 2011.

Sullo storico gruppo bergamasco si potrebbero scrivere pagine su pagine ma, ritornando al titolo dell’articolo e in attesa che possa ritornare in auge la versione originale, vi basti sapere che Razzi Arpia Inferno E Fiamme negli anni ha cambiato un po’ di vestiti e soprattutto, come gli stessi autori, ha saputo attraversare generi e generazioni.

Prima di aprire questo capitolo, però, ci tengo a precisare che stiamo parlando di un brano scritto da un gruppo spesso criticato per i testi (ma mai discusso musicalmente!), ritenuti troppo criptici, quindi ostici o addirittura privi di significato (vedi il generatore di testi).

Pur rispettando le opinioni di chiunque (per quanto difficile sia), è evidente, come vedremo, che la potenza di una canzone, in particolar modo di un testo, parola e corrispettivo suono, quando può considerarsi universale non ha davvero limiti né confini.

In tal senso Razzi arpia inferno e fiamme è emblematica di questa tendenza, capace cioè di arrivare eccome all’ascoltatore, sia di semplici appassionati sia di esperti del settore.

Verdena – Razzi Arpia Inferno E Fiamme [Ascolta qui]

Verdena – Razzi Arpia Inferno E Fiamme

Partiamo innanzitutto dall’originale.

Razzi Arpia Inferno E Fiamme è stato il singolo che ha anticipato la quarta fatica musicale in studio dei Verdena Wow”, ovvero il secondo album a essere autoprodotto. Per la composizione del brano Alberto Ferrari (cantante, polistrumentista e “prima penna” dei Verdena), nelle interviste dell’epoca, si espresse così:

«Sto pezzo ci ha fatti diventare matti davvero. È stato il primo a essere composto ma uno degli ultimi a essere completato»  per le molteplici versioni registrate in studio.

Ma poi, come continua Roberta Sammarelli, bassista e membra della band, sulla stesura del testo:

«Alberto ha avuto un po’ di problemi (col testo). Non era mai contento. Allora ha chiesto aiuto a Roberto Longaretti degli Spread, un gruppo di qua. Loro sono amici nostri, oltre che stra-bravi, e molto molto oscuri. Non so perché, ma Razzi arpia inferno e fiamme ha sempre avuto un’aria un po’ infernale e Roberto ha quel genere di tocco lì»

In particolare, ci tiene a precisare ancora Alberto:

«Questa è stata la prima volta nella mia vita che ho fatto scrivere qualcosa a qualcun altro, però abbiamo fatto un cinquanta per cento a testa: io avevo già scritto il mio, e lui (Roberto Longaretti) ha scritto il suo senza vedere quello che avevo fatto io, poi abbiamo integrato le parti. Il suo testo era un po’ troppo estremo, il mio invece lo era troppo poco (risate), perciò abbiamo mischiato questi due aspetti. La parte “razzi arpia, danni miei, più che mai danni miei, pause nel tempo riavrai, mentre la mente è in orbita” è sua, e secondo me è la parte più interessante del pezzo»

Insomma, non si può certo parlare di sola combinazione astrale per la riuscita del brano bensì, data l’elevata passione che profondono e i relativi canonici tempi biblici dei lavori Verdeniani, va sicuramente considerato anche questo pezzo come frutto del rilevante impegno, oltre che ricerca, ai limiti del patologico (in senso positivo, sia chiaro).

GUÈ – In Orbita feat. Fabri Fibra

L’abilità dei Verdena, e ciò che li rende uno dei migliori gruppi musicali italiani di sempre, non risiede solo nei testi quanto anche nella musica. La stessa che gli Aucan, gruppo di musica elettronica bresciano, ha saputo remixare nell’Ep “Radar (Ejabbabbaje)” del 2011 prima e campionato per la base di un brano rap poi.

È il 2013, infatti, quando gli Aucan (con arrangiamenti aggiunti di Marco Zangirolami) utilizzano un sample ipnotico della canzone Razzi arpia inferno e fiamme come base per la canzone “In Orbita” (titolo che richiama anche un verso del brano originario) di Guè feat Fabri Fibra, contenuto nel secondo album solista “Bravo ragazzo”.

In riferimento a questo (forse) atipico, antitetico accostamento, Guè si espresse così a proposito dei Verdena: «sono tra le realtà italiane più lontane dal mio mondo ma allo stesso tempo che rispetto di più»

Mi piace credere che l’incontro tra gli Aucan e Verdena sia sorto grazie all’intermediazione di Fabri Fibra, sotto contratto sin dal 2011 con l’etichetta di Luca Ferrari (non ci credi? Clicca qui). Chissà.

Wrongonyou, Coma_Cose – Razzi Arpia Inferno E Fiamme

Nel 2020, post pandemia/isolazione/chiusure e tutto quanto annesso, c’è voglia di rincontrarsi, di mescolarsi e, perché no, di mettersi alla prova. È il caso di Wrongonyou e Coma_Cose che grazie al format Notturni di Rockit riprendono Razzi arpia inferno e fiamme reinterpretandola in una versione live.

Di lì a poco, il pezzo prenderà ufficialmente vita in versione studio venendo incluso in “Milano parla piano”, secondo album in studio di Wrongonyou.

Claudym – Razzi Arpia Inferno E Fiamme

In tempi ancora più recenti, per l’esattezza il 2022, è la cantante e illustratrice milanese Claudia Maccechini, in arte Claudym, a rivisitare il pezzo dei Verdena.

Nel suo caso, oltre alla sperimentazione sonora, anche il video intende essere un vero e proprio omaggio all’idea del video originale, utilizzando però le tecnologie di odierne, girando in un’unica stanza e con una camera 360°.

Insomma, in attesa di una sua prossima versione, è possibile ormai considerare Razzi arpia inferno e fiamme, pur essendo relativamente recente, un classico della musica italiana?

E voi da chi altra band/artista vorreste che venisse reinterpretata?

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