San Romolo! La musica che gira intorno al Festival

A Sanremo, c’è tanta musica che gira intorno alla gara. E meno male, potrebbe dire qualcuno, ché se fosse solo quella in gara…

La settimana del Festival è una specie di luna park, dove gli artisti che partecipano cercano di apparire assumendo ogni forma possibile. Non solo con le loro canzoni, ma anche con tutti gli eventi collaterali che ricoprono ogni centimetro quadrato del suolo di Sanremo. C’è il Cafè Villain, c’è la gelateria Amarcord. Ci sono le corse organizzate da Rkomi, i pop up store di tutte le major discografiche, i bigliettini appesi ai pali con un numero da chiamare a cui risponde una segreteria telefonica registrata da Gaia. E la lista è ben più lunga, ma i Big sono 29 e la soglia di attenzione dell’umano è quella che è.

Durante la settimana, però, tutti (o quasi) sono a Sanremo, non soltanto gli artisti in gara. Nei palchi collaterali o nelle residenze artistiche create per l’occasione c’è chi suona, chi canta, chi cerca di respirare un po’ del clima che si vive in riviera, ché alla fine è tutta esperienza che sai mai un giorno ti possa tornare utile.

Difficilmente se ne trova traccia tra le testate che condividono con noi la Sala Stampa Roof – sacrificare uno spazio editoriale dedicato a un Big qualunque in gara, a cui chiedere se in seguito al Festival ci sarà un tour o se sente l’emozione prima di salire sul palco sarebbe certamente un delitto. 

Così, è nato San Romolo – un format reel a più episodi.

San Romolo è una località dell’entroterra ligure poco frequentata, che però sta lì a pochi passi, con un nome che sembra quasi uno scherzo. Nell’entroterra di Sanremo abbiamo incontrato diversi artisti: Dae, Sandra Ru, Deiah, Sbazzee, Mazzariello, Giovanni Toscano, Matteo Alieno, Stunk e Prim. Abbiamo rivolto loro quattro domande – ché alla fine Fossati aveva torto: la musica che gira intorno è proprio quella che ha futuro.

Raccontaci il tuo progetto musicale.

Dae: il mio progetto è musica pop-folk un po’ punk, dove cerco di mettere tutta la gentilezza della nuova generazione, cercando di parlare di temi importanti.

Sandra Ru: il mio progetto ha avuto un po’ di montagne russe. È partito come pop ambient, è passato per l’elettronico, mentre ora, spoiler, stanno per uscire dei pezzi più acustici, con qualche suonino ambient.

Deiah: il mio progetto è un po’ particolare. Sono nata a Milano ma sono di origine sarda, e sto cercando di portare questo mix urban e tradizionale dentro la mia musica.

Sbazzee: sono un’artista queer italo-libanese, e faccio un indie-pop-R&B sperimentale, qualcosa di indefinito!

Mazzariello: il mio progetto musicale è divertente. Scrivo le mie canzoni, le faccio ascoltare alla gente, suono in giro, faccio questo. Provo a fare dei soldi per poi ritirarmi, di base è questo l’obiettivo.

Giovanni Toscano: sta per uscire il mio secondo album, Un Posto Migliore!

Matteo Alieno: scrivo e canto le mie canzoni. Non voglio dirmi da solo che sono un cantautore, però questo faccio.

Stunk: io canto e suono il sax. Il mio progetto ha il sassofono come elemento principale. Faccio rap, misto a pop, misto ad R&B e mi diverto a scrivere pezzi miei.

Prim: Prim è il nome del mio progetto. Faccio pop triste, e ho da poco fatto uscire il mio EP, che si chiama Luna in acquario ascendente sagittario e parlo delle cose tristi della vita, tipo i divorzi.

San Romolo
San Romolo! La musica che gira intorno al Festival

Perché un artista non in gara viene a Sanremo durante questa settimana?

Dae: è una possibilità per farsi notare e raccogliere contatti. Gli uffici stampa, le radio danno le possibilità di farsi conoscere con la propria musica. È un’opportunità importante, un riscaldamento in vista di qualche progetto che magari accadrà in futuro.

Sandra Ru: oltre al fatto che potrebbe darsi che un artista emergente abbia qualche intervista o la possibilità di farsi sentire, penso che stare qui durante il Festival sia molto stimolante. Dopo la prima serata, mi è venuta voglia di passare la notte a scrivere testi… ma non l’ho fatto, ché poi dovevo stare fresca.

Deiah: credo sia qualcosa di fondamentale, da fare almeno una volta nella vita. Innanzitutto, per i contatti che si creano, ma anche per l’aria che c’è. Respirare tutta questa musica per una settimana, a tutte le ore del giorno, è fondamentale per avere ispirazione e per provare a farsi conoscere.

Sbazzee: io personalmente sono qui perché la mia etichetta, Musa Factory, mi ha inserito in alcune esibizioni a Casa Sanremo e con Michele Monina. In generale, credo sia una settimana piena di opportunità parallele, da sfruttare.

Mazzariello: se l’artista ha perso, come me, non fa niente, o fa poco, o comunque fa queste chiacchiere che comunque sono belle.

Io ho partecipato alle selezioni per Sanremo Giovani, appunto, ma ho avuto ansia costantemente, sempre, fino a quando sono salito sul palco, e pure lì avevo ansia! È stato bello viversi le prove, fare i soundcheck, vedere come funziona in RAI: per certi versi ricorda Boris, però presa bene, dai.

Giovanni Toscano: è la prima volta che vengo. È un grande parco giochi, sicuramente, e poi sono qui per presentare il mio podcast in cui ho raccontato nella mia casa in campagna, con alcuni miei amici, il mio secondo album. Essere qua è strano, molto bello.

Matteo Alieno: io sono venuto qua per vari motivi, soprattutto per divertirmi e bere gratis. Ho anche co-scritto uno dei brani in gara, Il ritmo delle cose di Rkomi. E poi da poco è uscita una mia nuova canzone, e quindi ho una serie di attività programmate. Alla fine, mi sto divertendo!

Stunk: io sono qua perché c’è un Open stage a cui parteciperò nella Tana del Granchio, uno spot allestito da Bresh. Adesso che sono qua però capisco che aveva senso venire qua in ogni caso, perché è proprio un bel clima per gli artisti. Anche se non suonerò, ci verrò di sicuro anche l’anno prossimo.

Prim: spero per farsi le foto con Lucio Corsi. Poi anche perché è un’opportunità di girare intorno, è un Festival della musica, qualunque artista tu sia, è una bellissima opportunità per vedere queste cose incredibili della musica.

canzoni di Lucio Corsi foto di Marco Pacini
Tutti (o quasi) tifano per Lucio Corsi

Che cover canteresti durante la serata delle Cover?

Dae: Marmellata #25 di Cesare Cremonini, però cambierei alcune frasi. Ma non vi dico quali, metti che succede…

Sandra Ru: Per due che come noi di Brunori SAS.

Deiah: sarebbe una cover di una cover: T’amo di Mahmood. È un pezzo bellissimo di musica sarda, che lui ha riarrangiato, e mi piacerebbe riarrangiarlo a mia volta.

Sbazzee: Sei acqua di Venerus, sono troppo in fissa in questo periodo.

Mazzariello: sono anni che mi preparo per questo: Maledetta primavera. Io voglio farne una cover e pubblicarla su Spotify, uguale, stesso arrangiamento, stessa tonalità. (Non ce l’ha voluta cantare, ndr).

Giovanni Toscano: sempre e solo Io non piango di Franco Califano.

Matteo Alieno: penso che canterei Io credo di Valerio Scanu.

Stunk: sarei onorato di cantare Alleria di Pino Daniele.

Prim: Amore disperato o Senza un perché di Nada, e il perché è perché amo Nada, è il mio dio.

Per chi fai il tifo in gara?

Dae: è cambiato un po’ in questi giorni… ma direi Brunori SAS.

Sandra Ru: non saprei scegliere tra Brunori SAS, Simone Cristicchi e Noemi.

Deiah: Brunori SAS, tutta la vita. Anche Simone Cristicchi e Joan Thiele, in ordine.

Sbazzee: per Willie Peyote, mi ispira amicizia, vorrei che vincesse lui.

Mazzariello: Brunori SAS e Lucio Corsi e in realtà basta. Ora voi direte ecco qua un altro artista indie che tifa Brunori SAS e Lucio Corsi, ma che vi devo dire, saranno pure fatti miei.

Giovanni Toscano: per Lucio Corsi!

Matteo Alieno: ovviamente per Rkomi, però se devo sceglierne un altro, direi Lucio Corsi,

Stunk: faccio il tifo per Olly, per cui ho moltissima stima, per Bresh perché mi piace molto pezzo, e per Serena Brancale, che ho nel cuore, mi fa troppo gasare!

Prim: per Lucio Corsi che mi ha fatto piangere: è la prima volta che guardo Sanremo e piango, significa che è proprio successo qualcosa dentro di me.

Episodio 2

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