Questa intervista a Gabriele Troisi non ha nessun senso

Venerdì 12 Ottobre allo SMAV di Caserta gli Ex, band capitanata dal virtuoso Gabriele Troisi, presentano Bumaye, il loro album d’esordio. Conosciamo la band da molto tempo, sin da quando era un duo, e per l’occasione abbiamo scambiato qualche chiacchiera con Gabriele riguardo al disco e all’evoluzione che ha avuto il suo gruppo, aspettando il release!

“Bumaye” è il vostro album d’esordio, che significa Bumaye?

Prima di tutto è stata un’idea di Salvatore Gaudino, uno dei ragazzi che ha curato la produzione del disco.
C’è piaciuto sin da subito come suonava. È una parola di origini africane che significa “Ammazzalo”, quindi ci piaceva questo significato forte, che noi abbiamo preso e sentito anche come un urlo liberatorio.
Questa per me forse era una cosa che riassumeva e racchiudeva in sé il senso ultimo di questo disco. Mamma mia che pippone.

Prima gli Ex erano un duo. Da quali esigenze è nata la necessità di ampliarsi come band e approdare così alla pubblicazione del disco?

In realtà l’ampliamento c’è stato prima della pubblicazione ma dopo aver già chiuso il disco. Questo perché quando abbiamo iniziato a lavorare sulle canzoni non avevamo ben chiara la direzione che avrebbero preso, ma col tempo stava diventando sempre più evidente che non sarebbe stato possibile proporre un live in una formazione di duo.

Entrambe le foto sono di Manuela Naddeo

Di musica mi capita di ascoltarne tanta, soprattutto esordi e sembra che prandano tutti la stessa strada. “Bumaye” mi è piaciuto molto perchè suona come gli pare senza seguire alcuna logica commerciale, e perchè sa passare da un carattere rock ‘n’ roll alla creazione di atmosfere intime e soft. Raccontateci la sua genesi.

Quando abbiamo deciso quali canzoni includere nel disco, abbiamo iniziato a lavorare in produzione sugli arrangiamenti insieme a Salvatore e Davide Andreozzi. Questo ha fatto sì che i pezzi prendessero forma in questa fase ma con continui cambiamenti e ripensamenti, senza però mai prescindere dal punto di partenza, le canzoni che avevamo. Poi c’è stata la seconda fase, quella della registrazione dove in produzione si è aggiunto anche il prezioso lavoro di Federico Carillo. Diciamo che è stata una genesi stratificata.

A quello che dici tu credo contribuiscano le linee vocali, che di certo non sono quelle tipiche del cantautorato italiano ma hanno altri riferimenti, e poi la scrittura.  Se posso permettirmi, forse la cosa più avvilente di questo momento non è tanto il livellamento sul piano del genere o delle produzioni, queste sono cose che ci stanno, sono dei cicli. Ma il manierismo nella scrittura credo tolga qualsiasi motivo d’esistere ad un cantautore.

Che significa QCNHNS?

“Questa canzone non ha nessun significato”. La verità? Uno dei miei libri preferiti in assoluto è American Psycho di Bret Easton Ellis e il libro termina con la frase “QUESTA NON È L’USCITA”, che in pratica è il titolo di un altro pezzo del disco.
Il film di American Psycho invece si chiude con la voce del protagonista che dice “Questa confessione non ha nessun significato”, frase che ha proprio QCNHNS come iniziali. Perdonami lo spiegone.

Qual è il pezzo del disco a cui siete più legati e perchè?

Direi “Alta Velocità”. È il primo pezzo che ho scritto ma che avevamo sempre accantonato. Invece poi è stata la canzone che ci ha convinti a iniziare a lavorare al disco.

A livello personale c’è un legame forte con questo pezzo perché è nato in un periodo molto caotico della mia vita in cui forse ero una persona diversa, ma allo stesso tempo mi ricorda chi sono oggi. Credo sia una cosa bella.

“Bumaye” risente di molteplici influenze artistiche. Se doveste indicarci le due più importanti, quali sarebbero?

È davvero difficile risponderti perché anche tra di noi sono stati davvero pochi i riferimenti “dichiarati” a cui ispirarci. Ognuna delle persone che ha lavorato a questo disco ha portato con sé e messo un pezzetto delle proprie influenze.
Posso dirti che nei giorni delle registrazioni a Milano in macchina avevamo in loop “Harvest” di Neil Young, “Think Tank” dei Blur e “Sgt. Pepper’s” dei Beatles.

Quando si fa un disco putroppo dei brani restano sempre fuori, uscirà qualche singolo prossimamente?

Sicuramente, però non sappiamo quanto prossimamente.

Venerdì sarete allo SMAV – che è un po’ casa vostra – per il release del disco, suonerete l’album intero? Ci sarà qualche ospite, qualche sorpresa?

Sì lo suoneremo tutto con qualche sorpresa. Se ti dico la sopresa che sorpresa è ehi!

Un saluto ai lettori de Le Rane e perchè dovrebbero assolutamente venire venrdì a sentirvi live!

Ehi ciao! Se vieni proveremo ad emozionarti.

EX Bumaye release party@SMAV – link evento facebook

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