Inude: il viaggio nelle memorie di “Clara Tesla”

A me la musica elettronica non fa impazzire, già non si parte nel migliore dei modi. Accedo alla piattaforma per ascoltare il nuovo LP degli Inude dal titolo Clara Tesla, uscito il 5 dicembre per Oyez! Non faccio in tempo a dirmi che devo mettere da parte i miei pregiudizi che, appena premo play, il primo brano Sleep fissa loro dritto negli occhi -sì, i miei pregiudizi hanno gli occhi- polverizzandoli alla maniera di Thanos.

So really don’t you wanna sleep?

Let a river run and morning come

So really don’t you want me?

Just sleep on, sleep

Clara Tesla è un album che mi ha conquistato brano dopo brano. Le melodie di ogni traccia sembrano invitarti a intraprendere un viaggio con loro, nella tua vita. Mi spiego meglio. Ascoltare questo Lp significa che ogni canzone, rievocherà uno o più episodi del proprio passato, non ho idea di come gli Inude siano stati in grado di farlo, ma deve esserci un motivo se si sono messi a fare musica e, soprattutto, se ci sono riusciti così bene.

Il sound di Sleep mi ha riportato ai miei anni di danza contemporanea, By the Ocean agli intervalli alla scuola dell’obbligo, May Be a quando ho assaporato i primi film connotati di una certa profondità, mentre Balloon alla mia peggior adolescenza.

My head is a balloon,

my heart

is a dead weight

I’m on the highest roof

you’re sitting on the moon

there is no rules

I guess

to never forget

I’m looking for a place,

a sign,

in my mind

Clara Tesla non è solo musica elettronica: è soul intenso, sia come stile musicale che come anima, è un viaggio, è pop senza essere scontato, è ricerca che porta a ulteriore curiosità. Le voci e gli strumenti si incastrano alla perfezione, in ogni brano nascondono una peculiarità e la collaborazione con più musicisti dona un carattere differente a ogni pezzo, riuscendo comunque a seguire lo stesso filo rosso.

Shadow Of A Gun vede infatti la presenza di niente popò di meno che Roy Paci, il quale si conferma un musicista dalle grandi virtù creative. Lo affiancano, sempre nello stesso brano Redi Hasa della Einaudi orchestra (violoncello), Alfonso Greco (corno), Vito Scavo (trombone), Claudio Arcoraci (genis), Francesco Tritto (eufonio) e Alessio Anzivino (tuba). Insieme danno vita a uno splendido matrimonio tra le varie sonorità e i fiati rinforzano il brano donandogli maggiore pathos e intensità, specialmente nella parte finale.

L’unica mancanza che posso notare in questo LP è un brano esplosivo, ma probabilmente, si sarebbe distaccato eccessivamente da quel filo rosso di cui parlavamo poco fa.

I testi hanno note criptiche, che sembrano raccontare episodi molto intimi, ma alla fine dell’ascolto ti chiedi: parleranno davvero di ciò che ho capito? O ci sono significati di un mondo nascosto che non riesco ancora a vedere?

so lately

we live in a coma

all wane behind some

so late

I know

don’t need fighting

just give dice a roll

Clara Tesla è il primo album di tre ragazzi, musicisti, pugliesi: Giacomo Greco, Flavio Paglialunga e Francesco Bove. É frutto di una gavetta che, negli ultimi tempi, sempre più giovani artisti cercano di scavalcare, non capendo che tempo, fatica, studio e ricerca possono portare alla creazione di qualcosa di migliore. Gavetta che ha portato gli Inude a un tour di 80 date in Italia e Europa fin dal loro primo lavoro: l’EP Love is in the Eyes of the Animals.

Clara Tesla è un lavoro di professionisti.

Ascolta qui “Clara tesla”, il nuovo album degli Inude

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