Poplar 2023: l’intelligenza naturale passa per Noyz Narcos, Verdena e Coma Cose

L’attesa è finita: Poplar 2023 – il festival musicale che ormai da 6 anni anima il capoluogo trentino – ha svelato la propria line up completa. Dal 14 al 17 settembre, il Doss Trento vedrà sfilare sul proprio palco vecchi amici e nuovi ospiti, per la prima volta anche internazionali. Il tutto all’insegna di un motto che è già di per sé programmatico: intelligenza naturale.

In un presente inebriato da ChatGPT, OpenAI e modelli generativi, Poplar vuole ripartire dunque dalla natura e dalla sua autentica semplicità. E lo farà con proposte musicali innovative, difficilmente replicabili in un algoritmo.

Poplar
Poplar 2023
Si parte allora giovedì 14 settembre con del sano ed immancabile rap.

Non solo l’asprezza irresistibile di Noyz Narcos, la famiglia allargata di Lovegang126 e le barre grintose di Alda. Spazio invece anche alla nuova promessa italiana del genere, Kid Yugi, alle rime carismatiche di Ranabis e ad un’apertura straordinaria sulla scena internazionale. Mattak, infatti, il rapper più influente nella Svizzera italiana, riuscirà a portare il proprio flow anche fuori dal territorio elvetico.

Venerdì 15 settembre, a sventolare sui cieli di Trento sarà la bandiera francese.

Prima con il genio creativo di Mezerg, one-man-band diviso fra sintetizzatore e theremin, capace di realizzare un brano come Watermelon, nel quale utilizza una tastiera composta per l’occasione da fette di anguria, melone e kiwi collegate a un controller MIDI. E poi ancora il progetto italo-francese di Dov’è Liana, posto all’intercapedine fra french house e italo disco. Non mancherà la magia di Venerus, l’inconfondibile leggerezza di Colombre e il gusto mare dei sette musicisti de Il mago del gelato. Infine Iako, cantautore e produttore reduce dall’esperienza ad XFactor 2022, che mescola tratti dell’elettronica inglese a melodie R&B e cantautorato d’autore.

Poplar 2022

Sabato 16 settembre si ritorna in patria.

E gradito è anche il ritorno dei Coma Cose, dopo 5 anni e due partecipazioni a Sanremo. A dividere il palco con loro saranno le atmosfere inconfondibili di MACE, l’energia dei BNKR44 e l’adolescenza senza data di scadenza di Giuse The Liza. Lui che proprio a Poplar ha debuttato nel suo primo live due anni fa. Chiudono la line up della serata i colori retrò di Anna Carol e i Queen of Saba, duo elettronico ma dall’anima analogica ed irruente.

Domenica 17 settembre si farà un tuffo oltremanica, con le band post-punk inglesi Shame e Squid.

Entrambi presenteranno due nuovi dischi ricchi di pattern sonori ed elementi eclettici, sintomo di evoluzione per ambedue i progetti. Chi di evoluzione poi se ne intende sono i Verdena. La band bergamasca aggiungerà la propria artigianalità mai tradita e tuttavia mai uguale a se stessa ad una serata che si prospetta già unica e forse irripetibile, perché capace di esplorare il rock denso in tutte le sue sfumature. Nel mezzo, il romantico surf rock dei Milanosport, le sonorità graffianti degli Humus e il talento multiforme di Daniela Pes, abile musicista immersa tra sound elettronici e melodie più folk.

Poplar
Poplar 2022

Quattro giorni, insomma, dissetanti come un’oasi, disintossicanti come un viaggio e rigeneranti come la verde natura che crea, distrugge e trasforma. Perché intelligenza naturale è creatività, istinto, voglia, purezza, riparo e contatto: quel contatto fra jack e cassa che fa esplodere il suono. Ecco, Poplar è esattamente tutto questo.

Noi ci saremo, e voi?

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