Le 10 cose da sapere sui Belize: l’intervista prima di HOME Festival

Su di loro pare sia già stato detto tutto: da X-Factor al super singolo Pianosequenza che li ha resi famosi in tutto il suolo italico, fino al nuovo graffiante disco – Graffiti, appunto – costellato da featuring d’eccezione come Mecna e Generic Animal. Pare sia già stato detto tutto, ma non è così: ecco l’intervista ai Belize che non avete ancora letto, quella vera, fatta da chi conosce bene i loro pezzi ma anche le loro pessime abitudini e tutti i vizietti di Riccardo.

Li rivedremo a HOME Festival, a Treviso, il 31 di agosto, dove ci hanno dato appuntamento per un’intervista insolita. Si esibiranno su un palco che ospiterà una line up d’eccezione: Alt-J, The Prodigy, Cosmo, Incubus, Prozac +, Ministri, Coma Cose, Canova, Carl Brave x Franco 126 e tantissimi altri. Ci saremo anche noi di Futura 1993: scoprite tutto su HOME cliccando su www.homefestival.eu

In attesa di scoprire tutti i retroscena del festival, ecco cosa ci hanno raccontato i Belize.

Come è cambiata la vostra vita nell’ultimo anno?

Entriamo gratis ad un sacco di concerti! Poi vabbeh non ci possiamo più tanto permettere i weekend con fidanzate o semplicemente al cazzeggio, lavoriamo tutti e quasi tutto il nostro tempo libero lo abbiamo dedicato, per piacere, ma anche un po’ per esigenze varie, a questo progetto.

Mettici anche che ce le andiamo a cercare perché i pochi weekend che abbiamo avuto liberi da registrazioni o da prove li abbiamo usati per pensare, filmare e montare i video, che facciamo da soli grazie al nostro vidomakerbatteristamadrenatura Federico Scaglia.

Graffiti: perché chiamare così questo disco?

Di solito rispondiamo “per far capire subito all’ascoltatore che tipo di “mood” troverà all’interno del disco, un suono urbano e testi che in fin dei conti parlano della città”, ma in realtà è stato una scelta obbligata. Abbiamo partecipato a un bando della SIAE e veniva richiesto il nome del disco, sicuri di poterlo cambiare in futuro abbiamo messo “Graffiti” che era un nome che usavamo di solito per le tracce incompiute. Abbiamo vinto il bando, non abbiamo potuto cambiare il nome ed ecco che il nostro secondo album si chiama Graffiti.

Chi sono le persone che hanno ispirato la stesura di questo disco? Sia a livello artistico che privato.

Ci sono 3 cose che più di tutte le altre hanno ispirato questo disco e sono: il libro “i detective selvaggi” di Roberto Bolano, il Rainbow Cafè di Milano e tutti gli amici che ci gravitano attorno e, ovviamente, una ragazza.

La vostra formazione ha subito dei mutamenti nel corso del tempo: ora come va? Resterete un magico trio per un po’ o avete in programma altre novità?

Si, Yed, membro fondatore e bassista ha deciso di lasciare il progetto. Non abbiamo mai fatto una comunicazione ufficiale in quanto lui ha preferito farla solo sul suo profilo FB e parlare di base alle persone che lo conoscevano di più e potevano capire la sua scelta, dovuta soprattutto a molta stanchezza e obiettivi artistici differenti. Ora abbiamo deciso di rimanere ufficialmente un trio, anche se di trio c’è ben poco. In studio infatti collaboriamo sempre con Giacomo Carlone, mentre dal vivo è arrivato Marco Conti a suonare basso e synth, un nostro amico di lunga data che con Federico e Mattia aveva già fatto questa pazzia.  

Il palco di HOME Festival è uno dei più importanti nel panorama dei festival italiani, come vi state preparando a questa data?

L’unica cosa che cambia tra un nostro live in un palco “importante” ed uno “minore” è l’abbigliamento! Musicalmente cerchiamo di proporre sempre lo stesso show, siamo molto pignoli sul versante live, mentre sull’abbigliamento ci perdiamo un po’ via (ridono). All’Home saremo vestiti bene, promesso.

Abbiamo visto diverse foto che vi ritraggono in posa con vestiti stilosissimi: da dove viene questa scelta e, soprattutto, questo styling?

Ecco, manco a farlo apposta, dicevo appunto che non siamo bravissimi a vestirci, ma ci piace molto il mondo streetwear (Adidas facci da sponsor please) e abbiamo chiesto ai nostri amici fidati Deiv, Binda e Battista Maconi del Refresh Shop un po’ di vestitini per scattare le foto che ci ha fotto il re dello stile milanese Dali Geralle.

Quali sono stati i pro e i contro dell’esperienza a X-Factor?

Tra i pro sicuramente il fatto che andando in televisione ora le nostre famiglie hanno capito che quello che facciamo è una cosa seria e non siamo (solo) dei tossici che si trovano tutti i weekend in un garage o che stanno in giro fino alle sei del mattino a cazzeggiare. Tra i contro ci sono le persone che sono più esaltate dal fatto che siamo andati a X-Factor piuttosto che dalla nostra musica.

Quali sono le vostre più grandi passioni di oggi?

Per me (Riccardo) e Mattia oltre la musica la passione più grande del momento mi sa che sono i videogiochi (ride). Ci sto sotto per Zelda e Pokémon nell’attesa del nuovo Kingdom Hearts, Mattia invece al posto di comprarsi l’amplificatore nuovo si è appena fatto l’Xbox. Per Federico, al momento la sua passione è il suo nuovo lavoro, fa il videomaker per una casa di moda che inizia per V e finisce per SACE.

Se Graffiti fosse un colore, quale sarebbe?

Indaco.

Consigliateci tre brani da ascoltare per prepararci al vostro concerto a HOME Festival!

Tre nostri ovviamente: A Lei, Fisher Price, Non Aprite Quella Porta

di Giorgia Salerno
Futura 1993 è il format radio itinerante creato da Giorgia Salerno e Francesca Zammillo che attraversa l’Italia per raccontarti la musica come nessun altro. Segui Giorgia e Francesca su Instagram, Facebook e sulle frequenze di Radio Città Fujiko, in onda ogni giovedì alle 14.30

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