Xavier Pompelmo ci ha raccontato in anteprima “Valanghe”, il suo disco d’esordio

Esce domani, “Valanghe”, il disco d’esordio di Xavier Pompelmo, al secolo Davide Bastolla, già noto nell’ambiente musicale grazie al suo lavoro di regista, visual artist, illustratore e animatore come fondatore dello studio di effetti visivi “Bastanimotion”. In occasione della pubblicazione del disco ce lo siamo fatti raccontare traccia per traccia, così da prepararci all’ascolto nelle prossime ore.

Tutto quello che mi è capitato fino ad oggi, nel bene o nel male, è una valanga. Questo disco ne racconta dei frammenti – afferma Xavier Pompelmo

Canti di Balene

Talvolta il potere seduttivo di ambizioni e desideri ci distacca dalla nostra vera indole, ci allontana da noi stessi e dalle nostre vere attitudini.
Capita di essere scontenti anche quando si pensa di fare tutto bene, tutto giusto.
In alcuni attimi di lucidità però sentiamo il nostro canto di balene che ci rimette sulla giusta rotta.

Nebulosa

L’amore a volte è un rifugio, uno splendido rifugio da se stessi, dai propri problemi.
Sento di amare, decido di amare, sono entrambe possibilità plausibili.
Non ne giudico l’intenzione, ogni moto all’amore è giusto, si può amare qualcun’altro perché non si ama abbastanza se stessi, per riempirsi, per sentirsi meno soli. Si può amare perché la felicità e la serenità dell’altro ci fanno stare bene e ci rendono a nostra volta felici, ci danno un ruolo, un senso. Ma l’amore è incongruente, contraddittorio, a prescindere da come lo si pensa e da quello che si desidera, non lo si controlla: una nebulosa.

Uccelli gialli

A volte ho l’impressione che crescere voglia dire soltanto invecchiare.
Fingere di essere adulti, migliorare il proprio status sociale, andare avanti ma continuare a desiderare di tornare indietro, perché? Me lo chiedo spesso, e una risposta convincente su quale sia il modo migliore di progredire ancora non l’ho trovata. 🙂

Chimera

Un essere mitologico: la testa da capra, il corpo da leone e la coda di serpente.
La diversità, temibile, spaventosa, terribile.
Ci abituiamo tutti a tenere nascoste le nostre diversità, le nostre sfumature, per sentirci più normali, più simili agli altri, fingiamo.
Se tutti avessimo il coraggio di esporci con le nostre stranezze e peculiarità credo ci sentiremmo ancora più simili e si genererebbe una vera empatia tra le persone.
La Chimera nasceva come essere spaventoso, ma adesso dopo secoli, il termine Chimera rappresenta un sogno, una catarsi, un miglioramento cui ambire.

Che la natura aspetti

Vorrei che il tempo fosse illimitato per riuscire dirti tutto quello che vorrei tu sapessi e che provo.
Ma ancora non ci riesco, ho dei blocchi, delle riserve, dei rancori. Quindi vorrei che la natura e il ciclo della vita si fermassero per farci stare insieme, per darci il tempo, ancora un po’ di tempo.

Macigno con le gambe

Questo brano è un omaggio, molto personale e che forse sarò il solo a riconoscere come tale, a tutte le persone care che vivono le nostre trasformazioni e i nostri momenti più bui, alle quali sarò sempre grato e per le quali tenterò di risolvere i miei dilemmi, per dimostrarmi all’altezza di contraccambiare il favore.

Neon blu

Conosco persone che riescono a rifugiarsi nella superficialità e nell’effimero.
A me non riesce, per quanto ci abbia provato a volte, anche solo per provare, per capire.

Vivo spesso dei momenti di nichilismo autoindotto in cui non guardo televisione, non leggo giornali, cerco il distacco da tutto ciò che possa buttarmi giù, ma alla fine non è che aiuti più di tanto.
Spesso ci bevo su, già funziona meglio 🙂

Spediscimi sulla luna

La guardavo negli occhi, la amavo ancora, ma il suo sguardo era strano insofferente, freddo.
Fingevo di non capire che fosse finita.
Una stella si spegne e muore, ma continuiamo a vederla brillare da quaggiù.

In copertina uno scatto di Francesco Casarin che ritrae Xavier Pompelmo

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