Caffellatte – Valium [Anteprima Clip]

Siamo orgogliosi di presentarvi in anteprima il clip di “Valium” il nuovo singolo di Caffellatte, scommessa dell’etichetta Onda Dischi.

“A che pensi quando non dormi? Io mangio schifezze chiusa in camera, a che pensi quando non dormi? Io conto le cose le case giù in città”

Guarda qui in anteprima il videoclip di “Valium” nuovo singolo di Caffellatte

Come nasce il progetto Caffellatte? Quando hai cominciato a fare musica?

Caffellatte è sempre esistita, il progetto nasce lo scorso autunno. Ho iniziato a scrivere canzoni un po’ di tempo fa. Ho costruito e demolito decine di brani, molti non sono mai nati, altri sono stati registrati e riposti in qualche cartella remota sul mio vecchio pc, quello che non uso più. Avevo bisogno di una via di mezzo, proprio io che di vie di mezzo non ne ho mai avute. Volevo conciliare la mia anima dark, le parole acuminate che mi piacciono tanto e dei suoni che tendono verso l’apertura totale. Così nasce CAFFELLATTE, e così dopo 25 anni di dissidi interiori, ho deciso di rendere pubbliche le mie canzoni e le mie parole soprattutto.

Come nasce invece questo tuo secondo singolo?

Questo singolo nasce nel 2017, era un periodo particolarmente buio della mia vita. Ho sempre sofferto di insonnia e, in quei mesi particolarmente avversi in cui mi trovavo lontana da casa, intrappolata in una casa non mia, con persone che non erano la mia famiglia o i miei amici, ho ricordato gli anni dell’università, le notti passate a guardare schifezze in streaming mangiando altrettante schifezze e facendo schifo in pigiama struccata e sfatta, con i libri sempre aperti sul letto, le finestre spalancate, le sigarette alle cinque del mattino. Ho ripercorso le varie fasi della mia insonnia, l’ossessione nel doversi necessariamente interrogare. “E tu invece cosa fai?” è una delle domande che da sempre mi pongo con maniacale accortezza. Spesso mi rispondo “Non lo so Gio, non ne ho idea.”

Cosa influenza di più le tue canzoni? Musica, letteratura, cinema o vita personale?

Sicuramente tutto. Credo che la bellezza della scrittura consista nel non avere margini da rispettare. Io ho sempre scritto evitando il “citazionismo”, piuttosto considero la mia coscienza un contenitore che seppellisce dentro sé ogni frammento che inevitabilmente viene catturato dai miei occhi, dalle mie orecchie, dalle mie mani. L’estetica del brutto, le piccole cose insignificanti sono ciò che preferisco.

Siamo al secondo singolo, cosa ci dobbiamo aspettare ancora?

L’ep completo – di cui non svelo ancora il titolo – uscirà in autunno. Il prossimo brano è una vera scommessa, non vi anticipo niente però, sarà una sorpresa!

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