Ci siamo messi nelle scarpe di YaMatt ed ecco cosa è successo!

Matteo Filippo Galvani, in arte YaMatt, nasce a Magenta nel 1997, studia al Liceo Artistico Multimediale alle Orsoline di San Carlo dove apprende tutto ciò che riguarda foto e video produzione. Nel 2013 avvia la sua carriera musicale con la fondazione del gruppo Mad&Bros. Con la produzione del primo video della band, di cui si è occupato in prima persona, ha potuto sperimentare le sue abilità nel video-making.

Tre anni dopo ha svolto la sua prima esperienza come Assistente alla Regia per YouNuts!, sui set di Alessandra Amoroso, Marco Mengoni, Salmo, Elio e le Storie Tese, Clementino, Thegiornalisti, Gemitaiz, Nitro e Jovanotti e molti altri. Nel 2016 ha recitato insieme ai Mad&Bros nel film Disney “Come diventare grandi nonostante i genitori”. Nel 2017 ha preso parte, in veste di attore, alle riprese del video Fenomeno di Fabri Fibra. Nel 2018 avvia la sua carriera da solista con lo pseudonimo di YaMatt e pubblica tre video: SelvaggiLeone e Fuorilegge, interamente scritti e diretti da Matt.

Venerdì 24 gennaio è uscito il nuovo singolo Nikes“Nikes” è martello incessante, un letale cocktail di sonorità (dalla trap al punk) che racconta il lavoro continuo di chi insegue un sogno, di chi vuole migliorarsi, di chi vuole scalare cime sempre più alte: “Passato un altro anno, Che sto pianificando, Di conquistare il mondo, Oh merda, Sai che non mi arrendo mai (oh merda).

“Nikes” è il titolo del tuo nuovo singolo. Un inno a cosa?

All’essere se stessi.

Parliamo del video, nato da una tua idea. Hai personalmente studiato tutti i luoghi su google maps, hai qualche aneddoto da raccontarci?

Abbiamo trovato una panchina in scala gigante su una collina, non ce lo aspettavamo. Un fiume ha inondato una strada su cui dovevamo girare.

La musica non è la tua unica passione, hai infatti avuto a che fare con il cinema come attore e come regista coinvolto in alcuni videoclip (Mengoni, Maneskin). In quale ruolo ti trovi di più a tuo agio?

Nel ruolo di organizzatore e direttore creativo, mi piace fare in modo che tutto funzioni e venga portato a termine. Regia e produzione sono rappresentativi.

Che rapporto hai con Milano?

Apprezzo le opportunità che offre, ma penso che potrebbe essere più vivibile, più “green”.

Come è stato passare dal percorso in band al percorso da solista?

Come uscire di casa e affrontare il mondo. Avevo una band perché non mi fidavo abbastanza di me stesso.

Hai partecipato ad Amici, che idea ti sei fatto dei talent e secondo te che ruolo giocano nel percorso artistico di una persona?

Penso che amici, che è un reality, sia sicuramente un mezzo per farsi vedere, ma l’immagine che trasmette di te non sei tu a deciderla. Ogni artista deve valutare se è uno step necessario per il suo percorso.

Cosa dobbiamo aspettarci adesso da te?

A breve un nuovo singolo.

Un saluto ai letto di Le Rane…

Saltate sempre in alto…

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