Qualche sera fa stavo scrollando le storie di Instagram come faccio sempre prima di andare a dormire. E così sono incappata in una serie di storie nelle quali Madame, forse complice l’ora tarda, si lasciava andare ad un flusso di coscienza nel quale rivendicava la voglia di vivere i suoi vent’anni senza essere continuamente fraintesa, inseguita dagli scoop. Così, mentre il suo nuovo singolo “Aranciata” impazza nelle radio, io mi sono presa del tempo e ho ascoltato il suo secondo lavoro (“L’amore“) con attenzione.
Dopo il disco d’esordio pubblicato nel 2019 (del quale vi abbiamo parlato qui), diverse collaborazioni pop che la collocavano già nelle cose mainstream, Francesca è tornata a gamba tesa con un concept album permeato dal rosso e dall’amore.
All’inizio di quest’anno auspicavo per la musica nel 2023 che le donne tornassero ad essere donne. Sono felice di dire che è stata proprio questa ragazzetta ad esaudire il mio desiderio.
In queste nuove 14 tracce si parla di amicizia, dipendenza, sottomissione, avarizia, dolore, mancanza, ossessione, privazione.
E suona quasi paradossale, con queste premesse che il primo brano che apre il disco sia “Come voglio l’amore”; una canzone in cui Madame parla agli uomini, uomini amati, conosciuti o anche solo immaginati che Francesca descrive sospendendo il proprio giudizio, ma provando a mettersi nei panni dell’altro, per sviscerarne le paure, l’interiorità, come se fosse una sorta di narratore esterno. O, volendo chiamare in causa la sociologia, l’espediente del testimone privilegiato, che utilizza il suo punto di vista dall’interno per offrire una restituzione dell’oggetto di studio che sia più autentica possibile. Quindi ogni testo non deve essere letto come il riflesso del pensiero di Madame ma come ciò che anima il personaggio che sta interpretando.
Quello che “L’amore” vuole fare è portare alla luce attraverso una storia, un personaggio o un dettaglio portato alle estreme conseguenze, di situazioni delle quali non si parla, per comodità o per pigrizia.
Il rosso permea ogni cosa, le parole si fanno ora crude ora dolci per raccontare l’amore in tutte le sue forme e declinazioni.
Anche in termini musicali, c’è una vasta varietà di stili in questo album. Si inizia con la vivace dancehall onirica di “Come voglio l’amore“, seguita dalla ballabilità del singolo col quale ha partecipato a Sanremo.
Le prime sorprese arrivano con “Quanto forte pensavo“, un arrangiamento decisamente pop con sfumature orchestrali, seguito dalla bossa nova di “Nimpha“, dall’epica ballata di “Il mio nuovo maestro” e dalla ritmica house di “La festa della cruda verità“. Successivamente, troviamo delle ballate trap più eccessive caratterizzate da sintetizzatori e trame sinuose come “Se non provo dolore“, e altre più alte e maestose con pianoforte e orchestrazioni come “Per il tuo bene“. E non mancano certamente momenti di puro divertimento elettronico-funk e di nonsense come in “Tekno-Pokè”.
“Lo sai cosa mangia una gallina a Milano? Una poke.”
Il disco di Madame è brutale, atavico, primordiale, ingenuo e accogliente, come l’amore.
A 21 anni Francesca si fa padre, figlia, madre, diventa una donna volubile e seducente, perché del resto lo diceva anche il buon Kierkegaard: “siamo figli di una natura menzognera che strumentalizza le passioni per perpetrare se stessa”.
Ogni traccia è un viaggio e non c’è niente di riconducibile a quello che ascolto in precedenza. Ogni parola è uno schiocco di dita o uno schiaffo che impone di dare ascolto:
“Il corpo è solo l’involucro con cui ti vesti. L’età è soltanto la cifra sul listino prezzi. Il genere è solo lo scaffale su cui ti vendi. Sei un “sono” che ha suonato col mio.”
Interessante anche l’uso dei termini linguistici con parole come “villoso” e “calcagna” che sembrano voler cercare assonanze e consonanze per trasformare i testi in versi di filastrocche suonate. I più audaci riconoscono l’impronta di Dalla e Battiato:
“Mi farei vecchia solo per donarti il passato che ho. Ti farei vedere i miei seni cadenti per farti capire che conta e che no. Ti vorrei pettinare sentendoti urlare a ogni nodo che sciolgo.
E farti capire che cosa vuol dire affrontare chi sei. Mi farei figlio soltanto per essere pregna di te. Un figlio che non hai voluto ma che è capitato da sé. Ti vorrei sentire che vuoi soffocarmi mentre piango forte.
E farti capire che cosa vuol dire sentirne le colpe. Mi farei madre tua solo per morire giovane. E farti affrontare la paura letale che attornia la morte. Ti vorrei mentire dicendoti che dormo il giorno e la notte. E farti capire che cosa vuol dire che non c’è un per sempre.”
Il rosso incarna la passione, il romanticismo, l’energia ma anche il dolore, la violenza, l’aggressività.
C’è soprattutto la voglia di ricorrere ai pregiudizi per stemperarli come in “Donna Vedi” nella quale Madame si fa uomo e attraverso il ricorso ad un linguaggio molto esplicito prova a riflettere sulla perversione delle parole, rimandando all’etimologia di perverso che consiste nel prendere un concetto e tramutarlo in qualcosa di differente.
Viene quasi da dire che il disco di Madame sia quasi difficile, perché non ci sono pezzi che richiedono all’ascoltatore di fare uno sforzo, grattare sulla superficie per guardare in faccia tutti i volti dell’amore. Il fuoco che arde nelle vene e si consuma nel desiderio incontrollabile di “Nimpha“. È l’energia selvaggia che si scatena in un ritmo irrefrenabile.
Ma l’amore per Madame è anche tormento, assenza, un bruciore interno che lacera la pelle e l’anima. Un’ombra che si insinua nei sogni, un vuoto che inghiotte, una bellezza triste, una carezza dolce, un pensiero che accarezza la fronte, di fronte (perdonate il gioco di parole) alla romantica indifferenza del mare.
Madame ha 21 anni ed è l’artista donna italiana più ascoltata. Lo sapete perché? Perché non c’è artificio, non c’è stagione, non c’è moda, non c’è inganno che sia più attraente di una nuda, cruda, scoperchiata, insolente, indicibile, indecente verità. Anche e soprattutto riguardo all’Amore.
Tour estivo
8 luglio – NICHELINO (TO) – Sonic Park Stupinigi
12 luglio – LUGANO – Piazza Luini – NUOVA DATA
15 luglio – CHIETI – La Civitella – NUOVA DATA
17 luglio – ROMA – Cavea – Auditorium Parco Della Musica Ennio Morricone
19 luglio – PARMA – Parco Ducale – NUOVA DATA
21 luglio – FERRARA – Ferrara Summer Festival
24 luglio – FIRENZE – Piazza SS. Annunziata
26 luglio – BASSANO DEL GRAPPA (VI) – Parco Ragazzi del ’99 – NUOVA DATA
28 luglio – UDINE – Castello
29 luglio – VILLAFRANCA (VR) – Estate al Castello – Castello Scaligero – NUOVA DATA
20 agosto – FORTE DEI MARMI (LU) – Villa Bertelli
22 agosto – DIAMANTE (CS) – Teatro dei Ruderi – NUOVA DATA
24 agosto – PALERMO – Teatro di Verdura
25 agosto – TAORMINA – Teatro Antico
27 agosto – TARANTO – Rotonda del Lungomare – NUOVA DATA
29 agosto – MACERATA – Sferisterio