Esposito e le sue “Biciclette rubate”, storia di come cambia il destino

Esposito è un cantautore toscano di chiare origini campane e di stanza a Milano. Lo scorso 11 marzo è uscito il singolo “Solo quando sei ubriaca”, il brano indie-pop è stato realizzato con la collaborazione di Zibba e Simone Sproccati e anticipa l’album in uscita il 22 marzo dal titolo “Biciclette rubate”.  Con un racconto traccia dopo traccia, abbiamo delineato questo viaggio introspettivo che ci porta alla scoperta di un mondo interiore controverso e affascinante…

Ascolta qui “Biciclette Rubate”, il nuovo album di Esposito

Ciao Esposito, credi nel destino?

Ciao, in realtà non c’ho mai creduto, ma ultimamente sto cambiando punto di vista su questo argomento. Sono comunque ancora convinto che ognuno si crea il proprio destino, ma alcuni avvenimenti sono imprescindibili.

“Biciclette rubate” è il titolo del tuo nuovo album. Un titolo evocativo, ti va di spiegarmi da dove nasce?

In qualche modo questa domanda si ricollega alla prima. Negli ultimi tempi mi sono sentito spesso come una bicicletta rubata: un giorno sei parcheggiato sotto casa tua e il giorno dopo ti ritrovi completamente da un’altra parte. Credo di essere artefice del mio destino nel bene e nel male, ma di sicuro ci sono cose che non avevo previsto, questa cosa mi ha fatto riflettere molto, è per questo che ho deciso di scrivere questo disco e chiamarlo così.

Il singolo “Solo quando sei ubriaca” ha anticipato l’uscita del disco. Il ritornello è di Zibba e le strofe sono tue. Che rapporto hai con lui e cosa stavate creando in studio nel momento in cui è arrivata questa canzone in maniera inaspettata?

A Zibba devo tanto, è stato il produttore del mio primo disco, mi ha dato dei consigli preziosi. Forse stavamo lavorando al suo disco “Le cose”, dove c’è un nostro featuring che si chiama “Un altro modo”. Nell’ultimo anno purtroppo ci siamo visti poco, ma recentemente abbiamo scritto una canzone molto bella che spero esca presto.

Ehi Spotify!
Parliamo un po’ delle tracce che compongono questo progetto. “Voglio stare con te” è la fotografia di un sentimento che è difficile contenere..

“Voglio stare con te” è un fiume che mi scorreva dentro e che non riuscivo più a controllare, avevo la necessità di dire quella cosa in tutti i modi. Non è stato difficile scriverla, è venuta fuori da sola.

Passiamo al brano che da il titolo al disco. Quale immagine volevi trasmettere a chi l’ascolta?

“Biciclette Rubate” è nata di notte, non riuscivo a dormire. C’era qualcosa che mi turbava, avevo bisogno di sfogarmi in qualche modo. Sinceramente non ho pensato a quello che volevo trasmettere a chi l’avesse ascoltata, anche perché è venuta fuori inaspettatamente. Di sicuro avevo bisogno di dire quello che stavo provando, in quel preciso momento, oggi posso solo sperare che qualcuno si riconosca nelle mie parole.

foto di Stefano Brovetto
E poi ci sono “Le canzoni tristi” nel momento giusto. Che canzoni sono?

Sono le canzoni che per pudore dovresti ascoltare da solo perché ti spaccano il cuore e non puoi prevedere la tua reazione. Poi se del pudore non te ne frega niente puoi ascoltarle quando vuoi. La scorsa estate sono stato ad un concerto di De Gregori e quando sono uscito ero un uomo distrutto, troppe emozioni tutte insieme.

Ma “L’amore cos’è” per Esposito?

Per Esposito l’amore è Marta, la sua famiglia, la musica, gli amici.

Un saluto per i lettori di Le Rane…

Ciao amici lettori di Le Rane, sono uno dei vostri perché vi seguo da un po’, spero ascoltiate il mio disco, che vi piaccia e che ci ritroviate un po’ di voi. Ci vediamo in giro.

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