I Carena e il loro amore paranormale

Soffermarsi sulle parole è un esercizio non scontato nel mercato musicale odierno. I Carena sanno accudirti con quelle parole, che alla fine del brano senti un po’ tue. I Carena raccontano un amore paranormale, un amore che ti lascia l’amaro in bocca.

Carena come la carena delle navi?

C’è la carena delle moto, poi c’è quella delle imbarcazioni. C’è anche una stella dal nome Carena, all’interno della costellazione Eta Carinae. Ed ora c’è anche un gruppo pop che si chiama così!

Parlateci del vostro ultimo singolo: FBI?

È il brano più sperimentale del nostro album e ci ha fatto divertire molto nella fase di produzione. La sua struttura non rientra nei tradizionali canoni pop, tanto meno la parte melodica, che presenta nella seconda metà del brano una sovrapposizione di assoli; dal theremin, passando per i synth e finendo con la chitarra. Anche la sezione ritmica vede il sovrapporsi di più livelli: sample elettronici, batteria acustica e timpani. La traccia vocale, infine, è stata arricchita tramite l’esasperazione del respiro, in modo da trasmettere un senso di inquietudine. Questi fattori rendono FBI una scommessa, perché riteniamo che sul mercato discografico italiano attualmente non sia presente nulla di simile.

In Italia siamo spesso abituati a guardare dall’altra parte dell’Atlantico, ma come mai avete preferito
citare l’FBI e non il Commissario Montalbano?

La nostra è una metafora. Nell’immaginario comune l’FBI è vista come antagonista degli extraterrestri. Se si è innamorati di un alieno si ha paura che l’FBI possa scoprirlo e portarlo via. Il tutto è stato comunque ispirato dalla serie cult “Twin Peaks” di David Lynch e dalle atmosfere surreali della sua produzione cinematografica.

Questo è il terzo singolo prima dell’uscita dell’album, mi tocca chiedervi questo album per voi cosa
significa?

La produzione di questo album ci ha portato a dover fare i conti con i nostri limiti, alzando sempre di più l’asticella e facendoci crescere dal punto di vista musicale ed umano; ci ha permesso di consolidare la nostra amicizia, che nasce ben prima di questo progetto. La musica, che fino a questo momento era per noi passione e gioco, si è trasformata in molto di più e siamo fortunati nel poterla definire il nostro lavoro.

Un album è un passo non indifferente per un progetto musicale, quanto ci avete ragionato e lavorato su?

L’album era nei piani fin da subito. Abbiamo registrato le tracce nell’estate del 2018, tuttavia l’uscita del disco è prevista per novembre 2019. Questo è dovuto al lungo lavoro di ricerca e alla minuziosa cura dei dettagli. È importante specificare che, essendo un lavoro totalmente indipendente, ha richiesto del tempo e molti sacrifici e per noi è motivo di grande orgoglio.

Concedetemi di guardare dal buco della serratura e di sbirciare un po’ l’album, come sarà questo album?

L’album sarà composto da nove canzoni e si chiamerà “Nefertiti” e questo è tutto quello che possiamo dire.

Non siete di troppe parole su Nefertiti, aspetto di ascoltare le altre tracce del disco, devo dire la verità la mia preferita dei 3 singoli è proprio FBI. Voi ne avete una a cui siete più legati?

È difficile esprimere una preferenza sulle canzoni dell’album, un po’ come quando si chiede ad un bambino quale sia il suo genitore preferito. Ad ogni modo, il fatto che ti sia piaciuta FBI ci fa ben sperare e ci fa capire che stiamo vincendo la nostra scommessa.

Un saluto per lo stagno.

Un abbraccio a tutti i fan de Le Rane ma soprattutto un bacio alle ranocchie! Ci vediamo a novembre per l’uscita del disco e per il tour!

 

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