Gente: è tutti e nessuno. Un progetto sperimentale

Gente è un esperimento, pura espressione. Gente è tutti, come nessuno.

La particolarità di questo progetto è la volontà di non uscire fuori con etichetta, un po’ per gioco e un po’ per capire come si muovono le cose in questo modo. Ma non solo. Gente è un progetto artistico che nasce lontano dalla presunzione di essere riconosciuto e apprezzato da coloro che lo ascoltano.

Nasce tra le mura della sua stanza e si propaga nelle piazze: è un’idea isolata che diventa espressione di mondi eterogenei.

È uno ma si fa chiamare come molti: questo è il modo migliore per esprimere chi è e chi non è.

È una signora ben vestita sotto al palco di un rapper piuttosto scurrile, una bambina con le treccine che intona happy birthday a suon di tutti, il professore di storia ubriaco nel locale dove sei andato a ballare.

Non c’è modo migliore per definire Gente, se non quello di non riuscire veramente a farlo.

Il primo singolo si chiama “gentegentegentegente” ed ha un video figo che dovete assolutamente vedere. Il secondo singolo invece si chiama “Odia la verità” ed ha un video altrettando particolare. Insomma per dirla “alla Spotify” è un progetto della nuova generazione Graffiti Pop, un cantato rap su base trap. Ma non lasciatevi intrappolare dalle definizioni, ascoltatelo!

Gente, un progetto musicale che per il momento non ha svelato l’etichetta. Che ragionamento c’è dietro questa scelta?

Nessuno, se non quello di voler mettere in risalto il progetto stesso, piuttosto che categorizzare ed “incasellare” ogni cosa prima ancora che avesse vita.

Da poco è uscito il tuo secondo singolo “Odia la verità”. Il video è stato realizzato da Andrea Ranzi e girato interamente in vertical per l’ottimizzazione sui dispositivi mobili. Ti va di raccontarmi un po’ di cosa parla questa canzone?

La canzone parla delle mie “lacune” e delle mie “bugie” che, per essere colmate e smascherate, hanno bisogno di “lei”. Il video è una cit ad un film che adoriamo, sia io che Andrea, di Spike Jonze che si chiama “Her” pensato e girato in chiave vertical, sia per la fruibilità su mobile, che per agevolare lo storytelling.

Cosa rispondi a chi ti dice che la trap non è musica?

Rispondo che in quest’ottica neanche il rap dovrebbe essere musica, perchè la trap non è altro che una sua evoluzione, se positiva o negativa lo lascio ai posteri. La forza del rap è che si rigenera ciclicamente essendo uno specchio generazionale. Siamo passati dai loop e le metriche, al rap col feat di una figura pop, alla trap. Finché c’è una evoluzione, non c’è involuzione.

Il video del tuo primo singolo “gentegentegentegente” è una figata. A chi è venuta l’idea?

Ti direi che la risposta sta nella domanda, cioè nella gente. La forza di questo progetto sta nell’unione di tante teste e quindi idee. L’indovina chi è stato un’idea di Giorgia, la mia manager, che poi ho evoluto per cercare di coinvolgere più gente possibile nel video poi fatto dal regista Alessandro Amante!

Ti piace fare il misterioso. Ci sono poche foto di te in giro e forse non ti interessa nemmeno essere riconosciuto! Puoi darci qualche indizio in più su chi è Gente?

Esattamente! Come si evince dal nome che ho scelto, il concept è che non è importante chi io sia o come sono fatto, ma piuttosto la musica. Non c’è la volontà di rimanere misterioso, ma solo quella di fare arrivare prima le mie canzoni e poi la mia immagine.

Che legame hai con la città di Bologna?

Come molti non sono nato qui, ma qui ci ho lasciato il cuore.

Che intenzioni hai? Un disco? Un tour?

Shhhh!

A quali modelli musicali ti ispiri?

Cerco di seguire il più possibile il mio istinto, anche se ci sono un sacco di artisti che amo.

Sei in viaggio per una meta estiva, che canzoni metti su in macchina?

Sono in viaggio in questo momento, quindi ti dico cosa ho appena messo su: Back Pocket dei Vulfpeck, Best Friend di Rex Orange County e Bubblin del dio Anderson .Paak.

Un saluto per i lettori di Le Rane..

Un bacione timido a tutte Le Rane!!!

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