Intervista a Benestare

Benestare è un modo di essere, un mood che ti aiuta ad affrontare la realtà. Un progetto che attinge dal pop e dall’elettronica degli anni ’80 e ’90 provando a portare le sonorità del secolo scorso in questo tempo frettoloso e disordinato. Benestare è una dichiarazione di libertà: ti do il mio benestare, sentiti libero. 

Chi sarebbe Benestare?

Un ragazzo degli anni ‘90 che ha vissuto gli anni ‘80 riflessi attraverso le eredità di vestiti, giocattoli e musicassette dei propri fratelli maggiori, e le infinite repliche in tv dei film generazionali di quegli anni magici. E ora prova a mettere tutto questo in musica, sognando di generare negli altri quello stesso stupore che provava il Benestare bambino ascoltando per la prima volta quelle colonne sonore indimenticabili.

TSO” è il titolo del tuo singolo d’esordio. Cosa c’è dietro questo brano?

TSO parla delle nostre prigioni invisibili. Ogni giorno grazie ad internet ci costruiamo illusori contatti virtuali, finendo per isolarci costantemente dalle persone che abbiamo attorno, che non sono mai quelle con cui vorremmo davvero stare. La soluzione a tutto ciò l’ho immaginata nel videoclip della canzone, in cui ho preso in prestito gli scenari pixellosi di uno dei più amati videogiochi arcade di tutti i tempi: salire su una macchina con la persona che si ama e fuggire verso l’orizzonte con il vento in faccia.

Ti definisci figlio dell’elettronica e del pop, ma nello specifico cosa ti differenzia?

Negli ultimi anni c’è stata l’esplosione del revival anni ‘80, in musica come anche nel cinema e nelle serie tv, su tutte Stranger Things. Quello che mi fa strano a volte è che molti artisti che oggi propongono un sound anni ‘80 non sono neanche ventenni. Io da bambino ce l’avevo veramente una BMX.

Sei un romano di Roma, la tua città in cosa ti ha segnato nel tuo vissuto musicale?

Vengo in realtà dalla provincia, da un piccolo paesino dei Castelli Romani. Quando cresci in provincia di solito hai principalmente due strade davanti a te: in una ti affezioni, ti fai assorbire, coltivi le tue radici aprendo un negozio o un bar e frequenti tutta la vita gli amici d’infanzia; nell’altra inizi a suonare, sviluppi l’immaginazione e sogni di diventare presto grande per scappare via.

Cosa dobbiamo aspettarci adesso da Benestare?

Tra pochi giorni entro in studio per registrare il mio secondo singolo, chissà quanti pixel avrà il videoclip stavolta.

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