“Felici a Metà”: il diario urban-pop di Blank

Conosco un posto nel mio cuore dove tira sempre il vento” direbbe Lucio Dalla, un luogo palpitante di emozioni, che si fermano solo se seguiamo la loro scia. Altre volte, invece, queste emotività, sfociano in un così grande bisogno di evasione, che può essere sfogato su carta e penna o componendo davanti a un pianoforte. Il processo è terapeutico e il risultato è una creazione bellissima e avvolgente.

Urban-pop made in Milan

A metà strada tra indie-pop e urban trap, un po’ Lana Del Rey, un po’ Sade, c’è Elena De Salvo conosciuta come Blank, sulle playlist di  Spotify. Il 12 Marzo scorso, Blank ci ha regalato il suo primo Ep Felici a metà, anticipato dai singoli Come fai tu e Sconosciuti, in collaborazione con il cantautore Marchettini.

Il disco, scritto di getto in una stanza Milano, prodotto da Ali3n (Uma Records /distr. Sony Music Italy), è una raccolta di 7 pezzi di una giovane artista siciliana, che litiga con le paure e le incertezze. In pieno ritmo R&B, Blank scavalca gli ostacoli della sua generazione, ma sa farci allo stesso tempo entrare in punta di piedi nel suo universo interiore, tanto da trasformare il suo progetto in uno specchio della sua anima.

Tasche piene di errori, occhi coperti da illusioni

La scrittura è terapeutica per lei e per chi si sente fuori posto; per quelle “anime incastrate” in cerca di felicità. Ne deriva un mix di parole che aiutano a disintossicarsi dai lamenti e dalle negatività, dalle fragilità e dalle paura per le sfide della vita.

Fuggiamo dai problemi/
Così veloci non ci vedi/
Però si incastrano tra i piedi/
Insieme a quelli di ieri 

 

Blank – Felici a metà [Ascolta Qui]
L’Ep passo per passo

La prima canzone è anche omonima del titolo dell’Ep: si inizia con Felici a Metà. Un’espressione che spoilera il contenuto del disco ed è un mix di emozioni altalenanti. Con un leggero auto-tune, ci introduce temi contrastanti di una generazione che rincorre l’ideale di felicità, ma rimane sempre “felice a metà”.

Di più è la seconda traccia e anche la mia preferita, sì! Nonostante sia la prima canzone scritta in assoluto da Blank, paradossalmente, è anche quella, a parer mio, più matura musicalmente. È un manifesto dell’insoddisfazione eterna dell’artista (come afferma Elena), su una melodia abbastanza malinconica. L’effetto è un’ evasione sonora da un’intensità di emozioni.

Poi c’è Quello che ho, che parla, da distante, delle piccole cose, quelle belle dell’amore e del rischio di allontanamento quando si ama troppo, ricadendo in Problemi, che è invece una rassegna panoramica di pensieri, sovrastati dal coraggio di fare scelte difficili.

L’incontro a Milano con il cantautore Marchettini ha trovato, invece, identità in Sconosciuti. Quinta traccia, singolo in pieno stile urban, parla di incontri, nostalgie e di passioni lontane.

Un pianoforte che suona melodie avvolgenti ci porta poi ne L’isola che non c’è, dove tutti vorremmo approdare. È questo il pezzo, più triste, per la consapevolezza di dover rimanere in un limbo di illusioni.

Combatterò contro i mostri e le persone/
Che non sanno dare spazio ad idee nuove

Un viaggio nei conflitti interiori in Come fai tu, quello che è stato il primo singolo, chiude invece l’Ep. È impossibile rimanere indifferenti quando tutto cambia in un istante.

Fresche speranze in R&B

Felici a metà, fa quasi le veci di un diario segreto, aiuta a sfogarsi dalle proprie ansie nelle prime pagine e auto-confortarsi in quelle seguenti.
Nella copertina sono raffigurate due emoji opposte, una felice e una triste, con espressioni intersecate che diventano un tutt’uno.

Un alternarsi, che allude al mood del disco: momenti d’ansia e frammenti di speranza. Questi, trascinati da ritmi R&B, servono anche a noi, giovani a cui, “qualcosa manca sempre ma restiamo qua”.

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