Psicologi: MillenniAl bug!

“Insegui la libertà coi sogni più grandi della tua età”. Questa è una frase tratta da “Spensieratezza” un brano de gli PSICOLOGI tratto da “Millennium Bug”: un manifesto generazionale della classe 2001. Li ho cantati a squarciagola, ho pogato ai loro concerti con il loro primo EP. Durante il lockdown è uscito il loro disco d’esordio.

È un disco del quale non scrivere: lo sparerei in cuffia al mio interlocutore.

Io l’ho ascoltato in un lungo viaggio in macchina la prima volta, ed è stato un po’ come intraprendere un viaggio nello spazio. Il razzo parte fortissimo nei primi due brani, poi una volta schizzato fuori dall’orbita terrestre, la navicella si ritrova nell’universo di una generazione, circondata da cose meravigliose, alcune delle quali ancora da esplorare: alla ricerca di sè stessi nella moltitudine dell’infinito. Un disco che farei ascoltare a tutti gli over 25 a testimonianza del fatto che esiste ancora “roba” suonata e con del contenuto nella musica dei più giovani.

Dopo averlo amato l’ho vissuto con al @musicasenzaetichetta in una versione introspettiva e a prova di Covid e ne ho approfittato per fare una chiacchierata con Marco ed Alessio.

PSICOLOGI
Il vostro disco è sicuramente un manifesto generazionale nonostante sia autobiografico, cosa è stato più difficile mettere “in rima”?

Kaneki: “Penso il dolore della nostra generazione e di quello che abbiamo passato anche se ne parliamo con molta naturalezza”

Drast: “La cosa più difficile da mettere in rima è stata sicuramente la nostra vita perché ci sono dei pezzi che raccontano di esperienze che veramente abbiamo accettato dopo tanto tempo. C’erano momenti in cui Alessio non voleva far uscire delle cose ed altre volte capitava a me, ma poi ci siamo detti che se non volevamo farle uscire perché erano troppo per noi allora significava proprio il contrario: dovevano uscire!”

Qual è il Bug di questo millennio secondo voi?

Drast: “Il bug del millennio siamo noi forse, siamo noi l’errore, la cosa che non doveva esserci diciamo così”

La prima volta in cui avete ascoltato il disco cosa avete pensato?

Drast: “Facciamone un altro adesso! Dopo ho fatto altre cose e Alessio pure, quindi diciamo che è ancora come se ancora per noi non sia uscito nulla!”

Kaneki: “Esatto, per noi non sono mai uscito un disco, nemmeno gli EP, dobbiamo continuare a lavorà a stecca in chiusa!”

Drast: “È tipo tutto un aspettando qualcosa e sarà così fino alla fine credo”

Parliamo del live, chi ha vissuto i vostri precedenti concerti era abituato ad un tipo di vostre sonorità molto più dritte, diciamo così. Come avete pensato a questa nuova forma live? Che a mio avviso è pazzesca con questi arrangiamenti “introspettivi” e con il fattore posti a sedere da Covid che dava l’illusione di essere in una “cameretta” condivisa

Drast: “È nata dall’esigenza di suonare. Il nostro disco è un disco che si deve suonare dal vivo e con strumenti reali. Avevamo aggiunto degli elementi alla band che purtroppo causa covid in questo assetto sono venuti meno. Ma questo era l’unico modo per far divertire rispettando le norme di distanziamento sociale. Quindi abbiamo riarrangiato tutti i pezzi, anche quelli su cui sembrava impossibile non saltare e non fare casino”

È il momento della domanda più difficile: fatevi a vicenda una domanda:

Kaneki: [ride] “Studiatela!”

Drast: “Eh io gli chiederei se ha dato da mangiare al cane!

Kaneki: “Si! pure troppo forse! [ride] E allora ti chiedo: hai cambiato le lenti Marco? Non le hai lasciate nel tuo letto, vero? ”

Drast: “Si, oggi le ho cambiate, devo ammettere che nell’ultima settimana ho dormito con le lenti a contatto tre o quattro volte. Arrivavamo morti dopo le prove sul letto e non avevo la forza ed il coraggio di toglierle”

Kaneki: “Quindi cascavano da sole, mi sono svegliato con le lenti di Marco appiccicato addosso. Addirittura una stava sul cane una volta.”

Dato che a farvi le domande non siete bravi, vediamo se siete bravi con le confessioni: c’è qualcosa che non vi siete mai detti ?

Drast: “Io penso nulla davvero: quando una cosa non ci pace lo diciamo subito, è l’unico modo per portare avanti l nostro matrimonio “

Kaneki: “Forse non se semo mai detti ti voglio bene dopo il disco”

Un ringraziamento speciale a Ludovica Ramires per i suoi scatti 🖤 e a Bomba Dischi

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