Delmoro: quanto è bello stare in “Balìa”

Vestiti leggeri, colori pastello, occhiali da sole e ritornelli impossibili da staccarsi di dosso. La musica di Delmoro è un tuffo in quelle atmosfere nostalgiche che tanto raccontano le estati magiche del nostro Paese ma con un quid personalissimo e attuale. In realtà anche più di uno.

Mattia Del Moro, infatti, è una personalità talmente poliedrica che è impossibile da etichettare. Classe 1985, da un piccolo paese in provincia di Udine prende una laurea in architettura a Venezia. Decide di muoversi per l’Europa tra Portogallo, Danimarca, Inghilterra e vivere culture e ritmi diversi, tutti fortemente presenti nella sua produzione. Viaggio, linguaggio ricercato e arte si mescolano con delicatezza per dare vita a canzoni profondamente influenzate dalla tradizione musicale italiana, dagli anni ’60 ai ’90; ma anche da toni caldi e esotici di terre lontane.

Dopo il successo del concept album Il primo viaggio, un lavoro su amore, autodeterminazione e crescita pubblicato nel 2018, Mattia ha pubblicato quest’anno i due singoli Filippiche e Idioscincrasia, che hanno anticipato l’uscita dell’EP Balìa. Delmoro torna sulle scene con un lavoro, che ufficializza il suo ingresso nel roster di Carosello Records. Rappresenta un punto di approdo importante per il suono e la struttura compositiva dei suoi brani. Questi dimostrano quanto ci sia bisogno di un cantautorato elegante ma insieme leggero, per ballare “altro” anche nell’estate del 2019, che il cantante ha aperto con la partecipazione al Miami di Milano.

Ascolta qui Balìa, nuovo Ep di Delmoro

Già dal primo ascolto si percepisce il lavoro accurato dal punto di vista sonoro (l’EP, infatti, è stato interamente prodotto insieme a Matteo Cantaluppi che ha già lavorato con Thegiornalisti, Dimartino ed Ex-Otago), e a livello linguistico, come lo stesso Delmoro ha dichiarato a proposito del titolo dell’EP.

«Balìa è prima di tutto un suono, che spinge la mia mente verso territori esotici, quasi di fuga; per poi riportarmi coi suoi significati nel qui e ora, in una situazione dominata da una generale confusione, da crisi dei poteri forti, ma anche da preoccupanti ritorni vestiti da novità. Perché i significati di balìa hanno in ogni caso a che fare col potere, ed in questo periodo storico in cui sento una forte forza di cambiamento, sento però anche che siamo e forse sempre saremo in balìa di qualcosa, ora più che mai credo in balìa soprattutto di noi stessi».

L’architetto musicista, però, ricerca la bellezza a tutti i livelli, anche nei suoi videoclip. Menzione speciale per Dove siamo finiti, un piccolo gioiello del regista Bruno Noaro girato nell’incantevole Villa Mainardis dell’architetto Marcello D’Olivo a Lignano Pineta. Una struttura tanto affascinante e unica, perfetta per Delmoro, paladino di una nostalgia divertente ed estremamente cool.

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