“Corochinato” degli Ex-Otago fa venire la voglia di fare l’amore

Corochinato è l’album verde pastello che potrebbe far impazzire le radio. Con il nuovo disco, prodotto da Garrincha Dischi e Inri, gli Ex-Otago restano nella loro confort zone, fedeli al loro romanticismo e alla loro terra. L’album è stato anticipato da tre singoli (Tutto bene, Questa notte e Bambini) ed è stato battezzato a Sanremo con “Solo una canzone”. Il brano presentato alla 69esima edizione del Festival della canzone italiana è stato il biglietto da visita della band per il grande pubblico.

Sempre più forte è il legame con le proprie radici.

Come per “Marassi”, l’album precedente degli otaghi, “Corochinato” già dal titolo ci riporta nella terra ligure. Il “corochinato” – per chi non bazzica per le vie di Genova sembra un parolone difficile – è in realtà un aperitivo tipico genovese. É un miscuglio tra vino e spezie, che costa poco per cui è considerato anche l’aperitivo delle persone comuni.

Un titolo ovviamente non scelto a caso perché se il corochinato (aperitivo) è semplice, accessibile a tutti e legato intrinsecamente con una città, lo stesso possiamo dire per il disco degli Ex-Otago. La band, titolando così il proprio lavoro, ha sottolineato ancora una volta l’amore per Genova, che l’ha accudita e fatta diventare grande.

Il cuore di questo album sono le relazioni, che ci legano fortemente gli uni con gli altri, magari proprio quelle amicizie o quegli amori nati davanti a un bar sorseggiando un corochinato. L’album va analizzato attraverso due aspetti importanti. Da una parte le armonie fortemente pop si intrecciano con le chitarre, i sintetizzatori e la voce di Carucci trovando un equilibrio che possiamo definire “ex otago”. D’altra parte “Corochinato” è un disco “intimo”. Racconta, infatti, scene della sfera personale, che un po’ tutti nella loro giovinezza hanno vissuto.

Quegli abbracci importanti descritti da “Solo una canzone”, l’amore fatto nell’auto con fuori le cicale e “le macchine che passano”, insieme ai momenti in cui non va niente per il verso giusto ma la tua risposta è sempre “tutto bene”, quando da “bambini” con le ginocchia sbucciate correvamo dietro un pallone e ridevamo sempre.

Sentendo le canzoni del disco possiamo ritrovare quell’aspetto “sexy pop” di cui parlava Gazzelle nella presentazione di SuperBattito. Nelle canzoni di Corochinato, grazie al sound, si crea un immaginario sensuale che si contrappone ai testi romantici e colmi di dolcezza.

In sintesi vi posso dire che “Corochinato” fa venire la voglia di fare l’amore, per il resto chi se ne fotte.

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