Scrima racconta “Fare schifo” track by track

SCRIMA è un eclettico cantautore indie nato e cresciuto nel quartiere popolare “Giardinetti” di Roma. Ha stretto un vero e proprio sodalizio artistico con Alessandro Forte (Galeffi, Aiello), suo attuale e unico produttore, che lo ha avviato al percorso musicale. Il suo singolo di maggior successo, “SOFIA”, ad oggi conta quasi 800 mila ascolti su Spotify. Singoli come “Sofia”, “Elisa” e “E Noi” lo hanno portato ad esibirsi su vari palchi importanti.

Il 17 gennaio è uscito il suo primo album dal titolo Fare schifo per la scuderia di Hokuto Empire. Si tratta di un  album musicalmente vario e ricco di racconti di vita dalle immagini vivide. Ci sono collaborazioni con altri artisti come quella con Riccardo Zanotti (Pinguini Tattici Nucleari) come compositore del brano “Zanetti” e ” e del cantautore Mameli in “Come Quella Sera”.

Ecco cosa gli abbiamo chiesto prima di farci raccontare qualcosa in più sul disco…

Scrima, ci eravamo incontrati un anno fa. Quali cosa sono cambiate e quali invece sono rimaste le stesse?

Sicuramente le amicizie. Scherzi a parte, sono sempre lo stesso, con la stessa voglia di fare e lo stesso amore assoluto per la musica. Forse anche di più. Sicuramente il mio team si è ampliato a partire dal management e sono passato ad una nuova etichetta, la Hokuto Empire di Francesco Facchinetti. Mi trovo veramente bene con loro, mi fanno essere sereno e per un artista è fondamentale lavorare in un clima di assoluta serenità.

 “Fare schifo” è il tuo album d’esordio. I brani sono evidentemente legati da un filo conduttore, da una storia che vuoi raccontare. Come comincia e come finisce questa storia?

In realtà è stato un po’ un caso ma sì, i brani sono collegati tra loro. Mi piaceva l’idea di creare un vero e proprio storytelling tra i primi sei brani del disco. Una storia che comincia con “Meno Male” la prima traccia, dove i protagonisti litigano per un amore a volte troppo duro, passa per “L’ultima notte di merda” vedendosi per l’ultima volta, fino a “Fare schifo” dove si abbandonano e si lasciano andare alla malinconia. In “Lei” troviamo una vera e propria riconciliazione, a parer mio uno dei momenti più belli del disco. “Lei” è una vera e propria esplosione di energia e musicalità.

Il tuo produttore è Alessandro Forte (Galeffi, Aiello), come è nato il rapporto tra di voi?

Alessandro per me è come un papà. Mi ha preso, mi ha creato da zero. Abbiamo un rapporto simbiotico e quando lavoriamo ci diamo tantissimo a vicenda.

Ha una grande musicalità e io ho piena stima di lui. Lo ascolto moltissimo, anche umanamente, perché ha sempre buoni consigli da darmi. Il nostro rapporto è nato semplicemente perché lui è stato il primo e forse anche l’unico a credere in me al 100%. Si è trasformato poi in un’amicizia molto forte. Gli voglio davvero bene. Gli devo tanto e non potrei lavorare con nessun altro produttore al momento se non con lui perché mi conosce a fondo e per fare bella musica ci deve sempre essere amore, amicizia e onestà. Devo ammettere poi che ci troviamo bene insieme anche quando lavoriamo su altri progetti. Stesse idee e stesso modo di pensare e vi dirò di più: non abbiamo MAI litigato.

“FARE SCHIFO” – SCRIMA // TRACK BY TRACK

Meno Male

“Meno Male” racconta di una donna violentata. Che balla in un capannone abbandonato in balia dei suoi pensieri. Si sente come un albero che ha perso le foglie, uno specchio senza riflesso, ma avendo un cuore puro riesce a trovare di nuovo sé stessa e la forza di andare avanti perché “non si possono spezzare le ali ad un angelo”.

L’Ultima Notte di Merda

Tra litigi e scazzi, anche in questa notte di merda vorrei comunque stare con te. Ricordando i momenti passati insieme, il protagonista pensa ancora fortemente alla sua amata.

Come Quella Sera (feat. Mameli)

Una canzone scritta in una notte di agosto. Solo su un muretto. Avevo in testa un sound anni ‘80 e nel cortile di casa risuonava “Figli delle stelle” di Alan Sorrenti. Così è nata “Come quella sera”, con l’aggiunta della bellissima strofa scritta e cantata da Mameli che non poteva essere più azzeccata.

Fare Schifo

Chi almeno una volta nella vita non ha fatto schifo? La notte in cui la scrissi avevo bevuto tantissimo. Stavo male mi ricordo. Pensavo un sacco a lei e alla fine mi sono detto: sei una stronza, faccio veramente schifo a ridurmi così per te, la smetto, però prima segno tutto su un foglio e ci scrivo un pezzo, perché così quando l’ascolterai saprai che parlavo proprio di te.

Vieni da Me

Uno dei primi brani che scrissi. Vieni da me è una richiesta. Sai quante volte nella notte mandi quel WhatsApp a caso perché vorresti abbracciare la persona che ami:  “vieni da me dai perché ci beviamo due birre, guardiamo un po’ il cielo insieme e torniamo a dormire”. Alla fine non venne.

Lei

Sarebbe riduttivo spiegare questo brano. “Lei” è tutto per me. È la chiave tra lo Scrima di “Sofia” e lo Scrima proiettato già nella scrittura del secondo disco. È il brano che mi ha fatto trovare uno stile tutto mio e che mi rende anche molto orgoglioso di quanto fatto fino ad ora.

Tommaso

Sono in pochi ad aver capito questo brano e quindi ne approfitto per spiegarlo bene una volta per tutte.  Tommaso è un bimbo che esiste veramente ed è un bambino non vedente. Lui immagina un mondo tutto suo e sembra vedere meglio delle persone normali. Non ha mai visto il mondo com’è veramente, ma viaggia seduto usando le mani. Crede che “al polo fa caldo, che gli orsi non vanno in letargo”, prende un sacco di aerei e di navi, ma usando l’immaginazione perché non può, non vede. Però il suo mondo è meglio di quello a colori. Un mondo dove il mare d’inverno è più bello, dove sentendo l’odore riesce a capire che è amore.

Zanetti

Zanetti è un brano che racconta il grande amore di un bambino per il calcio. Un bambino che comincia a giocare nei campetti di periferia e che con sacrifico e allenamento diventa un grande calciatore. Diventa Zanetti. Un campione indiscutibile, sia in campo che fuori. Una persona umanamente eccezionale, esempio di sportività per qualsiasi tifoseria.

Milano

Se vi dicessi che l’ho scritta in metro a Milano, su una scatola di scarpe Nike perché non avevo il foglio, mi credete?  Semplicemente una canzone dedicata ad una città che mi ha sempre affascinato e devo dire anche accolto molto bene.

DATE LIVE PER ASCOLTARE SCRIMA

21 Febbraio – Largo Venue – Roma 

20 Marzo – Circolo Ohibò – Milano

21 Marzo – Mikasa – Bologna

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