Franco126 si è fatto fottere dalla nostalgia

Futuri possibili è il terzo progetto da solista di Franco126 (nome d’arte di Federico Bertollini), uscito lo scorso 28 marzo per Bomba Dischi/Universal a ben quattro anni di distanza da Multisala (2021) e a sei da Stanza Singola (2019). 

Qualcuno lo ha già definito il disco dell’anno. Forse si dovrebbe parlare semplicemente di un disco destinato a restare; un progetto che, in una scena musicale che corre sempre più veloce, nasce invece dalla lentezza.

Da anni sono affezionata alla scrittura di Franco 126 – si, faccio parte di quella categoria di persone che hanno avuto l’onore di vivere la propria post adolescenza sotto la scuola indie del 2016 per poi rimpiangerla all’infinito – e confesso che essere così tanto legata a un artista che in media rilascia un nuovo progetto ogni tre anni può risultare frustrante, ma alla fine ogni nuovo disco vale sempre l’attesa.

Franco126 Futuri Possibili disco sulla Nostalgia
Franco126 – Futuri Possibili [Ascolta qui]
Quando nelle settimane prima dell’uscita immaginavo Futuri possibili, nella mia testa suonava esattamente così.

Come sarebbe andata se?”. Quante volte ce lo siamo chiesto? Sarà forse questa la domanda più inutile da porsi alla fine di una storia? Probabile. Futuri possibili nasce da una fine e da tutte le domande, stupide, inutili e necessarie, che ogni amore finito si trascina con sé. Il filo rosso che lega i tredici brani dell’album è evidente: non si può scappare dalla nostalgia.

Ciò che ne deriva è “una poesia delle piccole cose” come l’artista l’ha definita in un’intervista a RollingStone. Tutto, infatti, è davanti ai nostri occhi. Ogni immagine è tangibile, riusciamo in un secondo a recuperarla dai ricordi del nostro passato o a vederla nitidamente anche se non l’abbiamo vissuta personalmente (che poi sfido chiunque a non aver vissuto almeno una delle sensazioni che affiorano in questo progetto).

Nottetempo“, brano che apre il disco, in cui Franco126 duetta con Giorgio Poi, altra gloria della vecchia scuola indie romana, si presta meglio di tutti a spiegare la scrittura immaginifica lungo la quale si muove la narrazione di Futuri possibili.

Franco126 ci accoglie in una casa vuota, nido di un amore ormai finito. Il progetto di vita comune è svanito; esistono ora due camere da letto distanti che, con i loro diversi arredamenti, diventano simbolo di due persone che hanno ormai intrapreso vite differenti e, tra pile di libri usati e di magliette oversize, un basilico che muore di sete e un disco di Battisti su uno scaffale, ci sembra proprio di averle davanti ai nostri occhi mentre si affacciano dalle rispettive finestre ammirando le loro vite, nel rimpianto di quello che è stato e non tornerà. 

Sono ben cinque i feat. di questo disco.

Sicuramente una novità per un artista che, almeno per quanto riguarda i suoi progetti, ha sempre centellinato le collaborazioni. Nonostante sia presente in numerosi singoli dei suoi colleghi, infatti negli album di Franco126 contiamo due collaborazioni totali: Blue jeans con Calcutta in Multisala e Stanza Singola con Tommaso Paradiso nel disco omonimo.

In questo album troviamo, oltre al feat con Giorgio Poi, la collaborazione tanto attesa con Coez in Bellamossa; il brano Vampiro con l’amico di sempre Ketama, con cui Franco126 condivide da anni l’esperienza del collettivo Lovegang e i feat con Fulminacci in Due Estranei ed Ele A in Occhi ingenui.

Ma sono i brani da solista il punto di forza del disco.

Se i lavori precedenti erano pieni di non detti, in Futuri Possibili Franco126 dice ogni cosa, anche a costo di risultare un po’ sottone. È un continuo oscillare tra il rimpianto di ciò che sarebbe potuto essere e la necessità inevitabile di accettare quello che tra tutti i futuri possibili è capitato proprio a noi. Nella title track Franco126 descrive così quel sentimento che come un fil rouge attraversa tutto il disco:

E anche se ho chiuso, ho imparato a conviverci / Sento arrivare comunque gli spifferi / Da finestre invisibili / Da tutti i futuri possibili con te

C’è un futuro in cui ti svegli sempre prima di me (…) Uno in cui abbiamo un mutuo, un figlio e un cane / E una pila di bollette da pagare /In cui non ti ho mai detto una bugia / E non si è mai spenta la magia

Un disco che sembra scritto di getto, ma con una cura che colloca indubbiamente Franco126 tra i più importanti esponenti della nuova scuola di cantautori italiani. Prendiamo ad esempio quest’impressione descritta in Prima dell’alba:

Sembravi così triste che ho avuto l’impressione /Che il mondo si zittisse e non trovasse le parole / Che fossero sparite, finite chissà dove / Nascoste in piena vista come le persone sole

Franco126 Nostalgia Futuri Possibili
Franco 126
Così le inquadrature cinematografiche di Multisala lasciano spazio a scene del quotidiano con suoni più pop e meno vecchia scuola.

Alla vena malinconica dei testi fa spesso da controparte la leggerezza delle produzioni di Golden Years (affiancato in alcuni brani da WISM).

Franco126 con questo disco narra l’inevitabilità della nostalgia, provando a spiegarci che è inevitabile semplicemente perché necessaria. Se non provi nostalgia, forse, non hai vissuto abbastanza e, in questo caso specifico, amato abbastanza. Futuri possibili è un disco che nell’ascolto unisce tutti, dagli adolescenti a chi si sta affacciando alla vita adulta a chi ormai adulto lo è da un pezzo. Ma forse siamo proprio noi i trentenni (o quasi) di oggi – coloro che questa nostalgia purtroppo se la vivono proprio male -i principali destinatari e protagonisti di un disco che, come ho già detto, è inevitabilmente destinato a restare.

Questa estate Franco126 porterà il disco in tour

  • 05 Giugno – Chroma Festival – Bastia Umbra (PG)
  • 06 Giugno – Auditorium Parco della Musica – ROMA
  • 08 Giugno – Auditorium Parco della Musica – ROMA
  • 12 Giugno – Magnolia – MILANO
  • 13 Giugno – Anfiteatro delle Cascine – FIRENZE
  • 14 Giugno – Castello di Udine – UDINE
  • 19 Giugno – Caserta Summer Fest – CASERTA
  • 20 Giugno – Be Alternative Festival – Rende (CS)
  • 21 Giugno – Eremo Club – MOLFETTA
  • 27 Giugno – Flowers Festival – Collegno (TO)
  • 28 Giugno – BOnsai – BOLOGNA
  • 24 Agosto – Villa Bellini – CATANIA
  • 05 Settembre – Terrasound – PESCARA
  • 06 Settembre – TRF Live sotto il Torraz – CREMONA

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