“Stasi” di Populous, il racconto di un Salento inedito

A distanza di un anno dal suo ultimo album, il producer e dj salentino Populous ci regala Stasi, il suo nuovo disco uscito lo scorso giugno e pubblicato da La Tempesta. Si tratta di un album molto diverso da (di cui abbiamo parlato qui), lontano da quei ritmi frenetici e ballabili che avevano caratterizzato l’ultimo disco. Eppure Populous non tradisce la sua cifra stilistica e ci regala un album alquanto raffinato ed elegante caratterizzato da suoni ed effetti psichedelici tipici dei suoi lavori. Stasi infatti, seppur non contenga tracce cantate, rimanda ai primi album dell’artista, Quipo e Queue for love.

Il ritmo di Stasi è lento e rilassante e ci offre un’immagine inedita del Salento: non turistico, calmo, notturno e solitario.

D’altronde già il titolo Stasi, che in medicina fa riferimento al rallentamento o arresto del flusso di un liquido organico, ci fornisce questo senso di lentezza che ben riflette la vita nell’ultimo anno e mezzo. Anche la copertina dell’album si presta bene ad offrire un’atmosfera di distensione: dal mare emerge a metà la testa di una creatura marina femminile, di un blu un po’ più chiaro del colore del mare; lo sguardo della creatura è profondo ma quasi malinconico, come se si stesse risvegliando lentamente dal torpore, e sulla testa ha un faro che fa luce nella notte stellata salentina.

Populous – Stasi [Ascolta Qui]
I titoli che compongono la tracklist rimandano al mare, alla notte e all’atmosfera di pace che pervade l’album.

La prima traccia, Orizzonti bagnati dall’Adriatico, riprende Prati Bagnati del Monte Analogo, brano di 23 minuti tratto dall’omonimo album di Raul Lovisoni e Francesco Messina e prodotto da Franco Battiato. Il pezzo è forse il più psichedelico dell’album, parte lento per poi aprirsi a metà della durata e ci offre proprio l’idea di un orizzonte marino osservato di notte.

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Luna Liquida, invece, ha un sound molto trip-hop e richiama la musica dei Massive Attack. Ha un ritmo ondeggiante che richiama appunto le onde del mare in una calda notte estiva e che incentiva a dondolare sul posto. In un certo senso Meditazione Urbana si collega alle influenze musicali e stilistiche di Luna Liquida e sembra quasi di ritrovarsi in città ma in un’atmosfera rilassata e “molleggiata”.

Sentiero luminoso è un pezzo che nasce in Perù mentre l’artista visitava un antico sito storico; qui vi erano degli speaker che diffondevano il suono dei flauti, che Populous ha campionato ed inserito nel pezzo. Il titolo, infatti, è la traduzione italiana del “Sendero Luminoso”.

Vita Lenta ha un suono più dark e cupo rispetto agli altri pezzi; il titolo, tra l’altro, rimanda al celebre account Instagram Vita Lenta, che si presta ed incarna bene la filosofia dell’omonimo pezzo di Populous (e in generale di tutto l’album).

Infine Stasi, il pezzo che dà il titolo all’album, che è una rappresentazione in musica di uno stop, una pausa, un momento di meditazione a contatto con la natura.

Con questo album Populous ci ha offerto un’immagine inedita del Salento, ha messo in musica il suo lato meno conosciuto e più poetico. Stasi ci ha dimostrato che il producer salentino è un artista eclettico, capace di passare da album frenetici e con un messaggio politico ad album dal sound lento e pulito; questo ci conferma la sua qualità musicale ed il fatto di essere una delle figure artistiche più interessanti del panorama italiano.

La copertina è un'illustrazione di @duann_marques

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