Fuera: hanno solo vent’anni ma le idee molto chiare

I Fuera sono il producer Jxmmyvis e i rapper Same e Diak, hanno solo vent’anni, in un viaggio perenne tra Nola, Milano e Torino arrivano all’esordio discografico nel 2017 con l’album «Black Racism». Un album dall’immaginario lirico cupo e intriso di arte e cinema cantato, rappato o gridato su tappeti sonori che spaziano tra trip hop, techno ed elettronica psichedelica.

La musica dei Fuera nasce dal forte desiderio di evadere da una quotidianità materiale limitante. Hanno un approccio alla creazione musicale “fuori dal coro”. Si sentono per certi versi estranei al mondo che li circonda, e ne cercano una chiave di lettura attraverso la musica.

Con  questa attitudine la band produce “Nuovo Vintage”, una raccolta di brani che vengono periodicamente rilasciati sull’omonima playlist come tasselli di un puzzle che vuole nel suo insieme mostrare uno spaccato del nostro tempo: insoddisfazione, ansia sociale, emarginazione ma anche voglia di riscatto, amore e umanità. La giungla di suoni che gli fa da scenario attinge elementi dal big beat e dalla deep house così come dalla new wave e dalla musica ambient, rimescolati in un’ottica pop inedita per il gruppo.

 “Vertigine”  è il nuovo singolo dei Fueraottavo estratto dalla playlist-album “Nuovo Vintage”, e debutto discografico della band per Sugar.

Li abbiamo intervistati per conoscerli meglio e saperne qualcosa in più sulla loro musica fuori dagli schemi…

Raccontateci chi sono i Fuera, come se fosse un’istantanea scattata in questo momento..

Diak: Siamo tre giovani individui che si esprimono attraverso la musica e cercano di raccontare una crescita musicale che va di pari passo con quella artistica.

Black Racism è stato dell’album d’esordio uscito nel 2017, cosa è cambiato da quel giorno?

Same: Beh un bel po di cose, quel disco è stato un vero e proprio esperimento fatto davvero senza pensarci mai su. Nell’ultimo anno soprattutto siamo cresciuti molto e abbiamo preso consapevolezza in noi stessi, stiamo cercando una sorta di equilibrio nel nostro sound (anche se finiamo ogni volta per fare pezzi che sembrano fatti da gruppi diversi).

Il vostro genere è decisamente fuori dagli schemi, è davvero difficile racchiudervi in una definizione, probabilmente questo è per voi un punto di forza. Come vi approcciate al pubblico che vi segue e avete mai avuto il timore di non essere capiti?

Same: Amiamo il nostro pubblico, non è facile starci dietro e a volte ci rendiamo conto di non proporre una musica facile al primo ascolto. Fortunatamente stiamo coltivando una fan base in modo graduale, cerchiamo di non deludere mai le aspettative e di portare sempre qualcosa di nuovo. Capita di sentirsi incompresi ma crediamo che il gioco valga la candela, non possiamo snaturarci pur di piacere a tutti.

Vertigine è il titolo del nuovo singolo, come è nato questo brano?

Jxmmy: Avevamo una prima stesura della musica e la parte centrale del brano (quella di Diak). La parola vertigine è quella che ci è rimasta più impressa, così abbiamo deciso di renderla il fulcro del brano. Il resto è nato da Michele canticchiando in macchina “eh ehi oh oh”.

Nuovo Vintage è un contenitore in cui raccogliete periodicamente dei brani. Cosa vogliono comporre i tasselli di questo puzzle?

Diak: Sostanzialmente niente hahah. Sono un po’ la fotografia di noi in questi ultimi mesi, abbiamo scelto la playlist perché ci permetteva di variare da un pezzo all’altro e fare solo quello che ci veniva istintivamente.

Quali sono i vostri prossimi progetti musicali?

Jxmmy: Siamo a lavoro su un ep con un suono più omogeneo rispetto a Nuovo Vintage. Sarà preceduto ancora da qualche singolo, quindi ci sentiamo tra un mesetto.

Un saluto per i lettori di Le Rane..

Un saluto a tutti, cra cra

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