Molte band assomigliano a delle famiglie, ma alcune di più. Gli zYp fanno parte di quest’ultime, perché il loro tempo assieme non si esaurisce in sala prove. Deborda, finendo nelle case che condividono e negli affetti che provano. Delle assurde atmosfere di periferia, che a volte sembra una giungla con ciminiere e palazzi come alberi e altre un deserto di cemento, gli zYp parlano in questo nuovo album. Il titolo sarà il nome della band stessa, ma allargherà lo sguardo anche al mondo. Il disco uscirà prossimamente, ma oggi vi presentiamo in anteprima il videoclip del suo secondo singolo estratto: “Rettile“.
In Rettile, il nuovo potentissimo video degli zYp, oltre a delle chitarre belle incazzate e a un cantato che abiterà la vostra testa molto a lungo, troverete anche un racconto. Tanto parole quanto la tempesta di grafiche ipoteche di Federico Manzone, vi porteranno, infatti, ad un bivio, nel quale capire, o meglio sentire, se il “rettile nascosto dentro me” sia qualcosa da cui scappare, per timore di finire (male) nelle sue spire letali, o il viatico per mollare il freno a mano, e farsi guidare dai sensi. Nessuna risposta è giusta, nessuna è sbagliata, la sola cosa certa è che in un momento di stasi com’è quello che stiamo vivendo, avevamo bisogno di un pezzo che ci spettinasse e ci prendesse pure un po’ a sberle.
Guarda in anteprima il videoclip di Rettile degli zYp
Vitto, Gabri, Lory e Fede hanno una visione della musica tanto pura quanto reale, materica: “Più che una risposta a qualcosa, la musica è stata un’illuminazione. La musica è stata la risposta al desiderio di esprimerci, in un momento delle nostre vite in cui non potevamo o riuscivano a farlo in libertà. Essere noi quattro, in sala prove a suonare come meglio potevamo, era, ed è tuttora, il momento per eccellenza di scambio, di esposizione della propria sensibilità e di confronto su tutto. La musica per noi è festa, gioco, studio, meditazione e terapia”.
